Il Liceo Scientifico di Petilia Policastro ha partecipato al forum della Regione Calabria: “Gli studenti della Calabria si incontrano per costruire il futuro energetico della Regione”, lo scorso 2 marzo, nell’ambito di “ENERGIE FUTURE – Strategia regionale per lo Sviluppo Sostenibile”. L’iniziativa, che ha coinvolto gli studenti delle scuole secondarie di primo e di secondo grado, è stata organizzata da Formez PA nell’ambito del Progetto: “Follow Environment” della Regione Calabria. La principale finalità dell’incontro è stata quella di costruire visioni sul futuro energetico della Regione Calabria, accogliere dagli studenti le loro proposte di azioni che saranno portate, successivamente, al forum generale.
Il forum regionale calabrese si è occupato
dell’obiettivo, del “Goal 7: Energia pulita e accessibile”, sono ancora
molte le zone del mondo prive di accesso alla rete elettrica in cui si
utilizzano legno, carbone e rifiuti come fonte di energia. L’obiettivo si
propone di ridurre drasticamente l’utilizzo di combustibili fossili e fornire a
tutti l’accesso a un’energia rinnovabile in quantità sufficiente ai bisogni,
mettendo in campo progetti e pratiche a favore della sostenibilità energetica.
Nel corso della mattinata gli studenti, suddivisi in gruppi, hanno lavorato a due importanti gruppi di lavoro: “Immaginiamo il futuro: l’energia nella Calabria del 2040” e “Costruiamo il futuro: azioni e attori per l’energia della Calabria del 2040”, con successive presentazioni in plenaria dei risultati.
Gli studenti sono stati accolti dai dirigenti dell’Ufficio Scolastico Regionale e dagli Assessori Regionali: Sandra Savaglio, Assessore all’Istruzione, Università, Ricerca scientifica e Innovazione e da Sergio De Caprio, Assessore alla Tutela dell’Ambiente, Regione Calabria.
I LICEALI PETILINI INSIEME AL REPARTO CARABINIERI BIODIVERSITA’ DI CATANZARO, 11 dicembre 2020
Il Liceo Scientifico “Raffaele Lombardi Satriani” di Petilia Policastro (KR), con le classi terze, ha aderito al progetto nazionale di educazione ambientale “Un Albero per il Futuro, per la realizzazione di un bosco diffuso con i Carabinieri della Biodiversità”, promosso dal Reparto Carabinieri per la Biodiversità di Catanzaro, diretto dal Colonnello Nicola Cucci. Il progetto è stato presentato, il giorno 11 dicembre 2020, agli studenti liceali, nel corso di un incontro online, con la partecipazione del Presidente della Provincia di Crotone l’avv. Simone Saporito.
La Dirigente Scolastica Antonella Parisi, dopo aver portato ai partecipanti
i saluti della scuola, ha rimarcato che il Piano dell’Offerta Formativa del nostro Istituto, in questi
mesi si è arricchito con il nuovo curricolo di Educazione Civica che vedrà i giovani,
sempre di più, impegnati in attività di cittadinanza attiva, nella direzione
dell’importante obiettivo della sostenibilità, uno dei tre nuclei concettuali
del Curricolo. La scuola, da molti anni, partecipa alle attività
promosse dall’Ufficio Territoriale della Biodiversità del Corpo Forestale, oggi
“Carabinieri per la Biodiversità”, due anni fa il multimediale dal titolo: “Micro e macro, i corsi d’acqua silani”,
nell’ambito del progetto “Micro e Macro nella
Biocomplessità” -, venne premiato con il 3° posto, nella graduatoria
nazionale per le scuole secondarie
Il sottoscritto, docente di
scienze naturali, referente del progetto, nonché Presidente del locale Circolo
Legambiente, ha ricordato l’ottimo rapporto di collaborazione instaurato con i
“Carabinieri forestali”, le tante iniziative – Festa dell’albero, Puliamo il Mondo -, progetti di didattica naturalistica,
di educazione ambientale. Il Liceo è stato premiato, per 11 anni, scuola Eco-Schools,
con l’attribuzione della “bandiera verde”, da parte della FEE –Foundation for Environmental Education -. L’attuale progetto è in
continuità con alcune attività avviate negli ultimi anni, documentate nel sito
della scuola: www.scuolaparco.it. La partecipazione, nel corso
dell’anno scolastico 2018/2019, all’iniziativa “Urban Nature”, promossa dal WWF, che chiedeva alle scuole di individuare
e presentare un’azione per aumentare la “natura” urbana attraverso la riqualificazione
degli spazi della scuola o di un’area urbana per aumentare la biodiversità
cittadina. La nostra proposta progettuale si proponeva di avviare, in modo
concreto, un’azione di tutela, salvaguardia, dei pochi spazi urbani rimasti
inedificati, collegandoli, attraverso un “corridoio verde” ad un parco
periurbano in loc. Castagnella. L’adesione avvenne in contemporanea al progetto
nazionale: “Il Mondo visto da un Albero”, promosso dal Reparto
Carabinieri per la Biodiversità, finalizzato alla scoperta della vita degli
alberi, una vita spesso molto più lunga di quella degli uomini, esposta alle
perturbazioni meteorologiche, alla presenza costante di animali e condivisione
della propria struttura con insetti, uccelli e funghi. Il multimediale
realizzato ha come elemento centrale l’intervista, fantastica, al “Pioppo
Pippo”, sopravvissuto alle drastiche “potature”, l’ultimo dei pioppi presenti
nel cortile della scuola elementare, che ha “raccontato” come testimone diretto
lo scempio urbanistico degli ultimi cinquant’anni. L’attuale idea progettuale
prevede la realizzazione di un giardino scientifico: spazi didattici per
l’astronomia, percorsi botanici con piante autoctone, di essenze vegetali
tipiche della macchia mediterranea, di piante “aromatiche e officinali”.
Successivamente sono intervenuti i componenti del Reparto
Carabinieri per la Biodiversità di Catanzaro. Il
Colonnello Nicola Cucci ha ringraziato il Liceo Scientifico per le
partecipazioni, in tutti questi anni, alle attività proposte dal Reparto
Carabinieri per la Biodiversità, rimarcando la necessità di creare una
sinergia, promuovere la cultura della sostenibilità.
L’appuntato Raffaele Viscomi
ha illustrato il progetto che si
propone di avvicinare gli studenti allo studio dell’ambiente, degli ecosistemi, un’attività in
direzione della sostenibilità, di creare un bosco diffuso in tutta Italia,
fatto di piccoli alberi di specie autoctone. Un percorso di conoscenza,
triennale, delle Riserve Nazionali dello Stato e Foreste Demaniali, la più
vicina a noi è la “Riserva Biogenetica Statale Gariglione – Pisarello”,
scoprire gli habitat naturali più vicini al proprio territorio, individuando
quelle aree dove l’ambiente appare più bisognoso di cure. Il Liceo di Petilia ha
individuato un’area, di circa 2000 mq, all’interno del proprio plesso
scolastico, dove far nascere un “giardino scientifico”, un orto botanico, dove
saranno messe a dimora piante autoctone che saranno monitorate, geolocalizzate.
Il
botanico Carmine Lupia, nel corso della sua interessante lezione, non si è
limitato ad a descrivere l’importante funzione ecologica che hanno gli alberi,
anche l’utilizzo del legname della Sila nel corso della storia. I partecipanti
hanno potuto conoscere che la Calabria è una terra ricca di boschi, con tutte
le fasce fitoclimatiche, da quelle più calde, palmetum e vegetazione
mediterranea, a quelle più fredde della fascia del “Fagetum – Picetum”
caratterizzata dalla presenza del faggio e dell’abete bianco, quest’ultima è
una specie molto resistente alle piogge acide. I semi di abete bianco del
Gariglione sono stati utilizzati in Germania, negli anni ’80, per sanare la Foresta
Nera gravemente danneggiata. L’abete bianco è stato utilizzato per realizzare
le travi della Reggia di Caserta, storico palazzo reale, Patrimonio
dell’Umanità UNESCO.
Al termine dell’incontro è intervenuto i Presidente
della Provincia di Crotone Simone Saporito: “ Nonostante le difficoltà
del momento dettate dall’emergenza epidemiologica e dalle conseguenti
restrizioni imposte per il contenimento del contagio da Covid-19, il Liceo
Scientifico “Raffaele Lombardi Satriani” di Petilia Policastro si è fatto
promotore di un’importante iniziativa del Reparto Carabinieri della
Biodiversità, il modo giusto per coinvolgere gli studenti, educarli alla
biodiversità ed al rispetto ed alla tutela dell’ambiente. Il mio plauso va
dunque alla dirigente scolastica del Liceo Satriani Antonella Parisi, al Prof.
Luigi Concio, al Reparto Carabinieri per la Biodiversità di Catanzaro diretto
dal Colonnello Nicola Cucci per aver creato questa importante occasione di
crescita umana e culturale all’interno del nuovo Polo Scolastico di Petilia
Policastro inaugurato nello scorso mese di giugno dall’amministrazione
provinciale che vede coabitare due importanti realtà scolastiche nello stesso
immobile: il Liceo Scientifico “R.Lombardi Satriani” ed il Professionale
del Legno, dell’Arte e dell’Arredamento “Margherita Hack”. A tutti
cittadini, istituzioni, associazioni non resta che collaborare per far sì che
questa palestra di vita dei nostri ragazzi sia sempre più bella, al passo con i
tempi, viva e formativa. L’amministrazione
provinciale, come ha già avuto modo di dimostrare, continuerà ad avere al primo
posto gli studenti ed i loro edifici scolastici per far sì che si possa
apprendere e mettere in pratica le esperienze acquisite in ambienti
accoglienti, sicuri ed efficienti”.
L’iniziativa prevede, sin
dalla fase di progettazione, sistemazione, del verde scolastico, il coinvolgimento
della Provincia di Crotone, ente proprietario del terreno, delle associazioni
locali, dell’Istituto Professionale per il legno, del Comune di Petilia
Policastro.
L’attività
è uno spiraglio di luce, di speranza, il desiderio di ritornare, con la
pandemia ancora in corso, alla normalità, nella direzione della sostenibilità
ambientale.
I LICEALI PETILINI INCONTRANO IL REPARTO CARABINIERI BIODIVERSITA’ DI CATANZARO
Il Liceo
Scientifico “Raffaele Lombardi Satriani” di Petilia Policastro (KR), con le
classi terze, ha aderito al progetto nazionale di educazione ambientale “Un Albero per il Futuro, per la realizzazione di un
bosco diffuso con i Carabinieri della Biodiversità”, promosso dal Reparto Carabinieri per la
Biodiversità di Catanzaro,
diretto dal Colonnello Nicola Cucci. Il progetto, nei
giorni scorsi, è stato presentato agli studenti liceali, con la partecipazione
del Presidente della Provincia di Crotone Simone
Saporito.
La Dirigente Scolastica Antonella Parisi, dopo aver portato ai partecipanti
i saluti della scuola, ha rimarcato che il Piano dell’Offerta Formativa del nostro Istituto, in questi
mesi si è arricchito con il nuovo curricolo di Educazione Civica che vedrà i giovani,
sempre di più, impegnati in attività di cittadinanza attiva, nella direzione
dell’importante obiettivo della sostenibilità, uno dei tre nuclei concettuali
del Curricolo. La scuola, da molti anni, partecipa alle attività
promosse dall’Ufficio Territoriale della Biodiversità del Corpo Forestale, oggi
“Carabinieri per la Biodiversità”, due anni fa il multimediale dal titolo: “Micro e macro, i corsi d’acqua silani”,
nell’ambito del progetto “Micro e Macro nella
Biocomplessità” -, venne premiato con il 3° posto, nella graduatoria
nazionale per le scuole secondarie
Il referente Luigi Concio,
docente di scienze naturali, nonché Presidente del locale Circolo Legambiente,
ha ricordato l’ottimo rapporto di collaborazione instaurato con i “Carabinieri
forestali”, le tante iniziative – Festa dell’albero, Puliamo il Mondo -, progetti
di didattica naturalistica, di educazione ambientale, il Liceo, per 11 anni, è
stato premiato scuola Eco-Schools, con l’attribuzione della “bandiera verde”, da parte della FEE -Foundation for Environmental Education -. Partecipa
all’iniziativa con la progettazione, sistemazione, del verde scolastico, la
realizzazione di un orto botanico insieme alla Provincia di Crotone, ente
proprietario del terreno, coinvolgendo le associazioni locali, l’Istituto
Professionale per il legno, il Comune di Petilia Policastro.
Successivamente sono intervenuti i componenti del Reparto
Carabinieri per la Biodiversità di Catanzaro. Il
Colonnello Nicola Cucci ha ringraziato il Liceo Scientifico per le
partecipazioni, in tutti questi
anni, alle attività proposte dal Reparto
Carabinieri per la Biodiversità, rimarcando la necessità di creare una
sinergia, promuovere la cultura della sostenibilità.
L’appuntato Raffaele Viscomi
ha illustrato il progetto che si
propone di avvicinare gli studenti allo studio dell’ambiente, degli ecosistemi, un’attività in
direzione della sostenibilità, di creare un bosco diffuso in tutta Italia,
fatto di piccoli alberi di specie autoctone. Un percorso di conoscenza,
triennale, delle Riserve Nazionali dello Stato e Foreste Demaniali, la più
vicina a noi è la “Riserva Biogenetica Statale Gariglione – Pisarello”,
scoprire gli habitat naturali più vicini al proprio territorio, individuando
quelle aree dove l’ambiente appare più bisognoso di cure. Il Liceo ha
individuato un’area, all’interno del proprio plesso scolastico, dove far
nascere un orto botanico, dove saranno messe a dimora piante autoctone che
saranno monitorate, geolocalizzate.
Il
botanico Carmine Lupia, nel corso della sua interessante lezione, non si è
limitato ad a descrivere l’importante funzione ecologica che hanno gli alberi,
anche il loro utilizzo, il legname della Sila nel corso della storia. I
partecipanti hanno potuto conoscere che la Calabria è una terra ricca di
boschi, con tutte le fasce fitoclimatiche, da quelle più calde, palmetum e la
vegetazione mediterranea, a quelle più fredde della fascia del “Fagetum –
Picetum” caratterizzata dalla presenza del faggio e dell’abete bianco,
quest’ultima una specie molto resistente alle piogge acide. I semi di abete
bianco del Gariglione sono stati utilizzati in Germania, negli anni ’80, per
sanare la foresta nera gravemente danneggiata. L’abete bianco è stato
utilizzato per realizzare le travi della Reggia di Caserta, storico palazzo reale,
Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Al termine dell’incontro è intervenuto i Presidente
della Provincia di Crotone Simone Saporito: “ Nonostante le difficoltà
del momento dettate dall’emergenza epidemiologica e dalle conseguenti
restrizioni imposte per il contenimento del contagio da Covid-19, il Liceo
Scientifico “Raffaele Lombardi Satriani” di Petilia Policastro si è fatto
promotore di un’importante iniziativa del Reparto Carabinieri della
Biodiversità, il modo giusto per coinvolgere gli studenti, educarli alla
biodiversità ed al rispetto ed alla tutela dell’ambiente. Il mio plauso va
dunque alla dirigente scolastica del Liceo Satriani Antonella Parisi, al Prof.
Luigi Concio, al Reparto Carabinieri per la Biodiversità di Catanzaro diretto dal
Colonnello Nicola Cucci per aver creato questa importante occasione di crescita
umana e culturale all’interno del nuovo Polo Scolastico di Petilia Policastro
inaugurato nello scorso mese di giugno dall’amministrazione provinciale che
vede coabitare due importanti realtà scolastiche nello stesso immobile: il
Liceo Scientifico “R.Lombardi Satriani” ed il Professionale del
Legno, dell’Arte e dell’Arredamento “Margherita Hack”. A tutti
cittadini, istituzioni, associazioni non resta che collaborare per far sì che
questa palestra di vita dei nostri ragazzi sia sempre più bella, al passo con i
tempi, viva e formativa. L’amministrazione
provinciale, come ha già avuto modo di dimostrare, continuerà ad avere al primo
posto gli studenti ed i loro edifici scolastici per far sì che si possa
apprendere e mettere in pratica le esperienze acquisite in ambienti
accoglienti, sicuri ed efficienti”.
Le classi quarte del Liceo Scientifico di Petilia
Policastro, accompagnate dal sottoscritto, lo scorso 6 aprile, hanno visitato l’Area Marina Protetta “Capo Rizzuto”, nel
Comune di Isola Capo Rizzuto. Un’analisi dell’ecosistema dell’area protetta
(caratteristiche ecosistemiche e geomorfologiche del settore costiero) e
un’attività di Educazione Ambientale: “Beach Litter”, monitoraggio della plastica
in un tratto di spiaggia.
Nella prima parte dell’attività sono
state esaminate le caratteristiche della costa, le tante bellezze e criticità.
L’area è importante dal punto di vista storico – culturale. A Capo Rizzuto è
presente la Torre Vecchia, edificata dagli Svevi nel XIII secolo, più a Sud
troviamo il castello di Le Castella, edificato dagli Aragonesi alla fine del XV
secolo a scopo di difesa dalle incursioni arabe.
Dal punto di vista
geomorfologico siamo in presenza, per lunghi tratti, di una costa a “falesia”,
di elevazione massima sul livello del mare di circa 20 metri, la linea di
battigia è poco evidente a causa del crollo dei banchi arenacei sommitali, che
sovrastano materiali argillo-marnosi più facilmente vulnerabili all’azione
erosiva del moto ondoso al piede delle falesie. Il territorio di Capo Rizzuto,
ma in generale tutta la costa crotonese, è a rischio erosione, una situazione
che minaccia la citata Torre Vecchia, non risparmia la colonna di Hera Lacinia,
un importante bene storico situato sul promontorio di Capo Colonna. Il fenomeno
è molto evidente, alle spalle del castello Aragonese di Le Castella, con il crollo di grossi blocchi di natura
calcarea, molto fossiliferi.
Nella seconda parte dell’attività ci
siamo spostati nel settore delle dune di Sovereto, un’area protetta, area SIC –
-sito di importanza comunitaria-, un luogo di particolare pregio in una costa
antropizzata, cementificata. Il sito è
in parte coperto da macchia mediterranea termofila a lentisco (Pistacia
lentiscus), ginepro coccolone (Juniperus oxycedrus L. ssp. Juniperus phoenicea), fillirea (Phyllirea
latifolia), etc, il settore a ridosso della spiaggia è caratterizzato dalla
presenza del giglio marino (Pancratium maritimum L. ), che ha conferito il nome alla spiaggia, la
“spiaggia dei gigli”. Inoltre, tra la spiaggia si trova una zona rocciosa,
erosa da mare e vento che hanno conferito alla zona una conformazione tale che
rende possibile, insieme alle dune, la formazione di un interessante
microhabitat. Il bosco di Sovereto, nel mese di agosto 2017, è stato gravemente
danneggiato da un esteso incendio doloso, vittima di appetiti criminali.
La “spiaggia dei gigli” è stata interessata dall’attività Beach Litter, un tratto
adiacente alla foce di un piccolo corso d’acqua denominato “Valle
Femmina Morta”. L’indagine di Legambiente è una delle più importanti azioni a livello
internazionale di citizen science, ovvero il risultato di un monitoraggio
eseguito direttamente da tanti volontari, cittadini, che ogni anno setacciano
le spiagge italiane contando i rifiuti presenti, secondo un protocollo
scientifico comune e riconosciuto anche dall’Agenzia Europea dell’Ambiente. I dati sui
rifiuti in spiaggia sono molto importanti perché consentono di acquisire informazioni
su quantità, trend e fonti di quella quota di marine litter immediatamente
visibile a tutti noi, al contrario di quanto galleggia sulla superficie del
Mediterraneo o si trova sui suoi fondali.
Gli allievi, suddivisi in piccoli
gruppi, con l’ausilio di schede e GPS , hanno
monitorato un tratto di 100 metri, individuando oltre 300 rifiuti, suddivisi in
diverse tipologie di materiali; quello che si trova sulle spiagge italiane è
soprattutto plastica, in media 80% , nel
tratto da noi esaminato si è raggiunto il 92 % . Rifiuti di oggetti usa e getta: tappi e
anelli di plastica, bottiglie, bicchieri, etc. L’Europa è scesa in guerra
contro la plastica, dal 2021 saranno vietati posate e piatti, cannucce, contenitori
per alimenti, bastoncini di cotone per i prodotti dell’igiene tipo cotton fioc,
responsabili dell’85% dell’inquinamento che colpisce oceani e spiagge di tutto
il Pianeta oltre a raggiungere persone e animali attraverso la microplastica,
che si disperde nel cibo, nell’acqua e nell’aria. I rifiuti marini hanno
impatti su tartarughe, mammiferi e uccelli marini, invertebrati filtratori,
pesci, ossia tutti gli esseri viventi che vivono in contatto con l’ecosistema
marino. L’ingestione dei rifiuti di
plastica, in particolare, provoca soffocamento, malnutrizione ed esposizione
alle sostanze tossiche contenute o assorbite dalla plastica. La tartaruga
Caretta caretta, che nidifica nelle nostre spiagge ne è spesso la vittima come
è stato denunciato, nei giorni scorsi, dal
WWF di Crotone, in meno di un
mese sono state rinvenute ben quattro tartarughe morte, nel tratto di spiaggia
tra Le Castella e San Leonardo Cutro, due esemplari sono morti per la plastica,
uno aveva ancora la bocca piene di buste.
La visita d’istruzione è stata ricca di significati perché solo attraverso
la conoscenza del territorio, capire cosa deturpa le nostre spiagge, il
nostro ambiente, serve anche ad agire sulle nostre abitudini di consumo e sui
nostri comportamenti, ci consente di arrivare alla tutela e alla valorizzazione delle tante bellezze della
nostra terra.
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Il Liceo Scientifico di Petilia
Policastro, con la collaborazione del locale Circolo Legambiente e del Reparto
Carabinieri Biodiversità di Catanzaro diretto dal Col. Nicola Cucci, ha
organizzato/partecipato nella mattinata di venerdì 15 marzo a due importanti
iniziative nazionali/mondiali: “Nontiscordardimè-Operazione scuole pulite”,
la storica campagna di Legambiente per la qualità, la cura, la sostenibilità e
la vivibilità degli spazi scolastici e alla grande mobilitazione mondiale “Global Strike for Future – Sciopero mondiale
per il Futuro”, per chiedere misure urgenti contro il riscaldamento
globale. Gli studenti, in milioni, sono scesi nelle piazze di tutto il mondo
per salvare il pianeta. L’Italia è stata la prima nazione per numero di
adesioni con 235 località coinvolte, da nord a sud della nostra penisola, oltre
un milione di studenti italiani.
All’iniziativa petilina hanno
partecipato alcune classi del plesso di Foresta -primaria e media –
dell’Istituto Comprensivo D. Alighieri di Petilia Policastro, una delegazione
del Liceo di Mesoraca, la Croce Rossa di Pagliarelle, la polizia ambientale di
Mesoraca.
L’iniziativa
si è tenuta nell’area verde adiacente il bivio di Foresta di Petilia Policastro,
dove sono stati allestiti tavoli informativi – didattici, il luogo di partenza
di un corteo molto partecipato, “Una
marcia per il Clima” che ha raggiunto la nuova sede del Liceo Scientifico, anche
al fine di sollecitare la conclusione dei lavori, con la piantumazione di
alcuni alberi, “un albero per il clima”,
come azione concreta di riduzione della CO2.
Il 15 marzo
è stata una importante giornata di “mobilitazione” e “comunicazione”, i giovani liceali petilini si sono trasformati in divulgatori
scientifici, hanno fatto conoscere, in forme semplici, mediante esperimenti ed
exhibit, l’importanza delle energie rinnovabili e del risparmio energetico. La
nostra scuola ha aderito ad “Ecoschools”
promossa dalla FEE- Foundation
Enviromental Education– e a “Scuola
Sostenibile” di Legambiente, per coinvolgere le scuole del territorio nell’azione
di tutela dell’ambiente, per rendere più sostenibili le nostre scuole, la
nostra comunità.
Come si è arrivati al Global
Strike for Future, all’azione
dirompente della giovanissima Greta Thunberg?Il 2018, come tutti gli
anni che lo hanno preceduto, senza che ci sia il rischio di smentite, è segnato
con il bollino rosso. Il degrado ambientale del pianeta non ha rallentato il
suo corso, un trend costante di impoverimento della biodiversità, di
peggioramento della qualità dell’aria, dell’acqua, dei suoli. Non sono mancate, negli ultimi
decenni, importanti conferenze, a partire da quella di Kyoto del 1997. Più recentemente a Parigi, nel 2015, 197 paesi hanno
preso l’impegno a contenere il surriscaldamento globale entro i 2 °C, definito
“l’obiettivo del secolo”: “arrivare al 2100 senza che le temperature
medie del Pianeta mettano a repentaglio la biodiversità, la nostra stessa
sopravvivenza”. Gli obiettivi fissati da Parigi e ricordati in modo
pressante dall’IPCC –Intergovernmental Panel on Climate Change –
dell’Onu, nel report di ottobre 2018, passano tutti attraverso un imperativo
ormai categorico: “la riduzione drastica delle emissioni di gas serra e
contenere il riscaldamento globale entro il grado e mezzo in questo secolo
vorrebbe dire concretamente raggiungere le emissioni zero di gas serra entro il
2050”. Un obiettivo che nei fatti pare irrealistico, soprattutto
considerando i nostri modelli economici, gli scenari geopolitici ed energetici
da qui al 2040, scenari che non prevedono in alcun modo l’uscita di scena dei
combustibili fossili. I combustibili fossili, infatti, sono i principali colpevoli
dell’emissione di gas serra, tra cui il diossido di carbonio, meglio conosciuta
come anidride carbonica (CO2). Il problema del global warming, il
riscaldamento del pianeta, dopo tanti anni di scetticismo, è ormai
universalmente condiviso, però non ha rallentato il suo corso. Non è rallentata
l’azione distruttiva delle foreste pluviali, della foresta Amazzonica. La riduzione dei ghiacci artici non ha risparmiato l’Antartide,
nel 2017 si è staccato un iceberg, “Larsen C”, che ha una estensione più grande
della Liguria. Diretta conseguenza dello scioglimento dei ghiacci è
l’innalzamento del livello dei mari, come riscontrato dai satelliti della NASA
che riportano un tasso di crescita media annua di 3,2 millimetri. Gli effetti
del riscaldamento globale danneggiano anche le acque continentali (fiumi,
laghi, torrenti), portando siccità nelle zone interne e mettendo a rischio
alluvioni e allagamenti le aree costiere. La zona mediterranea è fortemente
indiziata a soffrire di severe e drammatiche carenze di acqua potabile nel
prossimo futuro.
A Katowice,
in Polonia, lo scorso mese di dicembre, 200 Paesi Onu, hanno discusso sulle
politiche di contrasto al surriscaldamento globale, hanno fatto il punto sullo
stato di attuazione degli obiettivi fissati nel 2015, hanno però stipulato un
accordo finale che non convince, che rinvia gli impegni di un altro anno: “ ….
hanno concordato che aggiorneranno i rispettivi piani climatici entro il 2020
mentre il vertice Onu sul clima del 2019 sarà l’occasione per i capi di Stato
di dimostrare di voler rafforzare gli sforzi entro il 2020”. I risultati
raggiunti sono stati aspramente criticati dalle associazioni ambientaliste, da
Greenpeace fino al WWF, “… i governi hanno deluso i cittadini e ignorato
la scienza e i rischi che corrono le popolazioni più vulnerabili,. . rende operativo accordo di Parigi ma ancora
non siamo al livello di accelerazione dell’azione necessario per affrontare
l’emergenza climatica …”.
La
conferenza di Katovice sarà ricordata, non per gli scarsi risultati raggiunti,
ma per la lezione ambientale di Greta Thunberg ai “grandi”, potenti, della
Terra, di una 15enne svedese contro l’indifferenza riguardo le disuguaglianze
climatiche e sociali nel mondo: “Nel
2078 celebrerò il mio 75esimo compleanno. Se avrò figli, forse passeranno quel
giorno con me. Forse mi chiederanno di voi. Forse chiederanno perché non avete
fatto niente quando c’era ancora il tempo per agire. Dite di amare i vostri
figli più di ogni altra cosa, invece rubate il loro futuro proprio davanti ai
loro occhi”. E poi, una conclusione che sa di monito: “Non siamo venuti qui per
chiedere assistenza ai leader mondiali. Ci avete ignorato in passato e ci
ignorerete di nuovo. Abbiamo finito le scuse e stiamo finendo il tempo. Siamo
venuti qui per farvi sapere che il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o
no. Il vero potere appartiene alle persone che si ribellano”.
Pensare globalmente alle
grandi questioni di un mondo complesso, di cui noi siamo una piccola,
importante componente, ma occorre “agire
localmente”, ricercare e attuare nuovi scenari di sostenibilità ambientale
nella nostra comunità, nelle nostre piccole azioni quotidiane. Un’azione
portata avanti, da quasi vent’anni, dal Liceo Scientifico di Petilia
Policastro, con il supporto del locale Circolo Legambiente. La promozione del volontariato
ambientale, un’esperienza che giovani e meno giovani possono intraprendere per
rendersi utili nella salvaguardia del Pianeta, una attività che prevede
interventi concreti a difesa del patrimonio ambientale. Progetti, in itinere, come
“Climanet – in rete per il clima” e l’adesione a “Volontari per
Natura”, un monitoraggio nazionale, conoscere il territorio in cui si
vive, imparare a fare campionamenti per condividere un grande progetto
scientifico. La campagna di
monitoraggio riguarda le seguenti tematiche:
Acqua (inquinamento corpi idrici, marino e costiero da plastica, chimico,
microbiologico);
Biodiversita’(raccolta informazioni su specie animali e
vegetali)
Illeciti ambientali (segnalazione di discariche abusive,
sversamento in acque interne)
Beni culturali (rilevamenti sullo stato di conservazione)
Aria (analisi della qualità dell’aria).
Ognuno può contribuire al risultato della campagna,
attraverso monitoraggi e segnalazioni che potranno essere compilate online sul
sito www.volontaripernatura.it e/o scaricando la
APP: “Gaia observer”.
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