Modulo n.6: “Conoscenza e comunicazione del patrimonio locale, anche attraverso percorsi in lingua straniera – Comunichiamo il nostro patrimonio –

Santa Spina

Un percorso didattico legato all’aspetto “comunicativo”. Un’attività laboratoriale che ha come scopo quello di fornire le
conoscenze e le competenze a riguardo: la scrittura creativa dei contenuti del nostro patrimonio culturale, dei mezzi di comunicazione come la stampa, la tv, la pubblicità, i video e la radio.
Pubblicare e diffondere il lavoro svolto è essensiale per far crescere nella nostra comunità la conoscenza, la
sensibilità e il rispetto del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico. Il patrimonio culturale può e deve
stimolare nei giovani una conoscenza della storia e della cultura del territorio e porta
alla formazione dell’identità locale e nazionale. Il patrimonio culturale del nostro Paese costituisce un
“bene primario”, come l’aria o l’acqua.
Contenuti e attività:

  • la produzione di relazioni descrittive, pubblicazioni didattiche, quali l’espressione di un percorso o
    lo strumento per il percorso stesso;
  • la rielaborazione e la traduzione in lingua straniera (inglese), dei contenuti, dei prodotti realizzati in altri tipi
    di moduli;
  • la produzione di contenuti, a riguardo della comunicazione creativa e della capacità narrativa, con particolare
    riferimento ai linguaggi e ai generi dei media, anche in formato digitale;
  • la produzione di itinerari turistici, di depliants, di brochures, anche in lingua inglese;
  • le produzioni di relazioni descrittive dei luoghi più belli e fantastici del nostro territorio

Modulo n.5: “Costruzione di una proposta territoriale di turismo culturale, sociale e ambientale sostenibile” – Turismo culturale e sviluppo sostenibile del territorio .

Il modulo presenta le caratteristiche di un intervento “conclusivo”, successivo ad un’azione di ricerca,
documentazione, rielaborazione, comunicazione e di tutela del patrimonio culturale, artistico,
paesaggistico. Le attività progettuali si concludono con una proposta complessiva, condivisa, di rilancio, di
valorizzazione del territorio con tante criticità, un settore “marginale” della Provincia di Crotone, ma ricco
di risorse naturalistiche, storiche e artistiche. L’ iniziativa, inoltre, intende sollecitare i giovani alla
realizzazione di una proposta mediante le più innovative tecnologie digitali, la realizzazione di un
laboratorio di turismo digitale e sostenibile, trasformare il sito web della scuola: www.scuolaparco.it, in un
portale innovativo, comunicativo.
Una proposta, in sintonia con l’identità, le caratteristiche del territorio, per un turismo che sia di tipo
“esperienziale” e “sostenibile”. Un’offerta che consenta al turista di essere “protagonista”, di
“emozionarsi”, in un territorio ricco di natura, arte, tradizioni.
Contenuti/Attività
La “costruzione di percorsi culturali, artistici, architettonici ed ambientali”, per un turismo culturale che sia
sostenibile, con la collaborazione degli altri moduli.

Modulo n.4: “ Adozione di parti di patrimonio (luoghi, monumenti o altro)” Adottiamo il nostro patrimonio di Petilia Policastro

I corsisti dovranno individuare parti di patrimonio da adottare, artistico o naturale: una chiesa, un palazzo, un portale,
una piazza, una via, un paesaggio di campagna o di montagna, una emergenza geologica – geomorfologica – botanica,
particolarmente legata all’identità della comunità e svolgere un lavoro di ricerca e approfondimento volto alla sua
tutela e valorizzazione. L’attività è stata indirizzata all’adozione di un patrimonio naturale: “i geositi di Punta della
serpe e del “Torrente Cropa”, una interessante emergenza ambientale, geologica – geomorfologica, luoghi
particolarmente legati all’identità della comunità, attività indirizzate alla loro tutela e valorizzazione.
Il corso contribuirà nel processo di crescita, educativo -formativo, dello studente, in particolare a:

  1. acquisire il concetto di “eredità-patrimonio culturale”: “un insieme di risorse ereditate dal passato che le
    popolazioni identificano, indipendentemente da chi ne detenga la proprietà, come riflesso ed espressione dei
    loro valori, credenze, conoscenze e tradizioni, in continua evoluzione” ( Convenzione di Faro , 2005),
  2. imparare a riconoscere gli elementi di patrimonio da adottare ben radicati nel tessuto culturale e sociale della
    comunità, che ne segnano l’identità e il sentimento di appartenenza (una emergenza naturalistica, artistica,
    etc, presente in una realtà vicina, che fa parte del quotidiano dello studente);
  3. rimarcare il legame tra didattica e territorio, mostrando come il patrimonio “adottato” possa essere inserito
    nel piano di programmazione annuale, preferibilmente in più discipline, in una dimensione pluridisciplinare,
    per “incontrare” discipline diverse nei contenuti e nei linguaggi.
  4. adottare per conoscere, tutelare e promuoverne la valorizzazione.
    Contenuti/Attività
     produzione di un documento di lavoro, articolato sul “patrimonio adottato” che attesti il lavoro svolto
    (fotografico, video, grafico, letterario, etc.);
     produzione di schede proposta geositi.

Modulo n.2: “Accesso, esplorazione e conoscenza anche digitale del patrimonio” Esploriamo il patrimonio locale di Petilia Policastro

Un “viaggio” di esplorazione del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico locale, di una realtà vicina,
che fa parte del quotidiano dello studente, spesso poco conosciuta. Un percorso di scoperta a diretto
contatto con il bene culturale o paesaggistico. Un’attività legata ai rapidi cambiamenti nei processi della
documentazione, della conoscenza e della narrazione creativa. Un intervento che prevede utilizzo delle
tecnologie informatiche, del web, delle applicazioni che si possono utilizzare nei moderni smartphone,
costruire un nuovo approccio dei giovani “nativi digitali” verso il patrimonio culturale.
Il percorso si propone di rafforzare nello studente le competenze di base (italiano, matematica, scienze,
inglese, arte, etc.), le competenze chiave provenienti dalle indicazioni europee, sia quelle di tipo
metodologico (acquisire e interpretare informazioni, progettare e risolvere problemi), che di relazione e
interazione (comunicare, collaborare e partecipare) e, infine, legate allo sviluppo della persona nella
costruzione di sé ( agire in modo autonomo e responsabile).
L’attività di ricerca (conoscenza, documentazione) consente, inoltre, di far acquisire competenze più
specifiche:

  • ricercare e valutare le informazioni (la differenza tra fatti e opinioni), con particolare attenzione alla
    dimensione on line, l’incoraggiamento dell’innovazione e della creatività anche attraverso le tecnologie,
    allo scopo di collegare il sapere al saper fare;
  • capacità di argomentare, capacità di sintesi;
  • piena comprensione e valorizzazione del ruolo del ragionamento matematico e dell’indagine scientifica,
    anche in relazione alla comprensione e all’uso dei dati, alla capacità di rappresentarli.
    Infine è un modulo, infine, che consente di promuovere competenze trasversali e di cittadinanza globale,
    volte a favorire corretti stili di vita e la sostenibilità ambientale, a creare consapevolezza sul patrimonio
    culturale, artistico e paesaggistico.
    Contenuti/Attività
    schede didattiche – catalogazione
    fotografie e video;
    grafico – artistico;
    letterario.

Piano EcoSchools (dal 2008 ad oggi)

Il Liceo Scientifico Statale “Raffaele Lombardi Satriani” ha aderito, sin dal 2008, al programma “Eco –
Schools”, promosso dalla FEE – Fondazione europea per l’educazione ambientale -, che vede il
coinvolgimento di oltre 14.000 scuole. Le scuole che realizzano il programma, in ogni sua fase, ottengono
la certificazione e la “Bandiera Verde”, un riconoscimento internazionale che attesta l’impegno della
comunità scolastica nel ridurre il proprio impatto ambientale. Per le attività dell’anno scolastico 2017 –
2018 ha ricevuto l’undicesima “bandiera verde”.

La Scuola incontra il Parco (dal 2009 – 2011)

Progetto di educazione ambientale nei parchi nazionali del Pollino (versante Lucano) e Sila, promosso
dall’Ente Parco Nazionale della Sila e da legambiente.
Il progetto si proponeva di favorire nei giovani la conoscenza del territorio e l’importanza della tutela della
biodiversità sia a livello locale che globale, migliorare il rapporto e la percezione che i cittadini e in
particolari i giovani hanno delle aree protette, un loro diretto coinvolgimento nelle strategie per lo sviluppo
del territorio del parco.

Parco Fluviale del Vergari (1997 – 2006)

ll progetto “Parco fluviale: creazione di un sentiero natura lungo il fiume Vergari” ha avuto come obiettivo
la valorizzazione e la tutela della fiumara Mesoraca, nel tratto in cui si approssima e attraversa il paese di
Mesoraca, un “relitto” di naturalità in un territorio fortemente antropizzato.
L’idea del Parco nasce dalla scuola, ma solo con il contributo di tutti si potrà realizzare un vero e proprio
“Parco Fluviale”, che valorizzi anche le altre importanti realtà storico-religiose-artistiche del territorio. Il
progetto è stato premiato dalla Legambiente Nazionale, nel 1998, con l’assegnazione del Fondo Nazionale
di Lavori in Corso, ottenendo l’ingresso a pieno titolo nel circuito dei “nuovi progetti di vita” di Planet
Society, attività dell’UNESCO. Negli anni successivi ha avuto il patrocinio della Regione Calabria – Assessorati
all’Ambiente e P.I. – sono stati realizzati itinerari storico-naturalistici, opuscoli informativi, pannelli, DVD.

DCF 1.0

Educare al Parco per uno sviluppo sostenibile (dal 2003 – 2005)

Il progetto di “Educare al Parco per uno sviluppo sostenibile” è stato finalizzato a prevenire il fenomeno
della dispersione scolastica, stimolare negli alunni motivazioni forti per un apprendimento significativo e
gratificante. Il progetto si inseriva in un percorso educativo, già iniziato da diversi anni, con il fine di
promuovere nella scuola delle concrete attività volte alla tutela della qualità dei sistemi naturali, una
rilettura dell’importante patrimonio ambientale costituito dal neo Parco Nazionale della Sila. Con
l’istituzione del Parco Nazionale della Sila, che comprende oltre il 34 % del territorio del Comune di Petilia
Policastro, la scuola può contribuire con un’azione di Educazione al Parco ad avviare un complesso di
attività volte ad educare con idonei strumenti alla conoscenza dell’area protetta e alla diffusione della
coscienza e della cultura ambientale. Una parte importante dell’attività è stata svolta sul campo. Progetto
PON misura 3 Azione 3.2 “Interventi per la prevenzione e recupero della dispersione scolastica di alunni
della scuola secondaria superiore e per il rientro dei drop out” – Annualità 2003 – 2004

DCF 1.0

LA FISICA DEL COSMO

Il Liceo Scientifico è impegnato, da più di un decennio, con le attività del progetto “Conoscere il Cielo” che
ha il fine di avvicinare ai temi dell’astronomia i nostri studenti, per promuovere e comunicare la cultura
astronomica nelle scuole di ogni ordine e grado e sul territorio. Nel 2013, con il progetto”La Fisica del
Cosmo”, finanziato con la L.6/2000 per la “diffusione della cultura scientifica”, potenziata dalla
strumentazione. L’acquisto di nuovi telescopi e strumenti che consentono di eseguire esperienze
didattiche nel campo dell’ottica, della spettroscopia. Nel corso degli anni sono state realizzate le seguenti
attività:
le attività teoriche in classe, la preparazione di schede cielo del mese e inserite nel sito web della scuola;
le attività pratiche per l’osservazione del cielo notturno – diurno (promosse dall’UAI – Unione Astrofili
Italiani – , con la collaborazione del Circolo Legambiente Petilia);
 partecipazione alla Settimana Nazionale dell’Astronomia “Gli studenti fanno vedere le stelle”,
promossa dalla società Astronomica Italiana e dal MIUR,
 adesione alle attività della “Rete di Eratostene” che si propone la misurazione della circonferenza
terrestre utilizzando il metodo di Eratostene (III sec a.c.)

MONITORIAMO L’AMBIENTE

Monitoraggio Ambientale 
L’attività nasce dall’esigenza di avvicinare i nostri studenti allo studio e alla tutela dell’ambiente attraverso il controllo della sua qualità. Una didattica laboratoriale vista nella dimensione più allargata di “laboratorio – ambiente” con un’attività di ricerca sul “campo” (ambiente fluviale, parco, area urbana), con la compilazione di schede per rilevare lo stato di degrado dell’ambiente e la rilevazione delle dinamiche bioambientali. L’approvazione di un nostro progetto SET – progetto nazionale sull’educazione scientifica e tecnologica –, denominato “ Monitoriamo l’ambiente del Parco Nazionale della Sila”, consentirà di migliorare l’organizzazione dell’insegnamento scientifico-tecnologico.