MADRE TERRA HA BISOGNO DI TE ! I Volontari per Natura
Il Liceo Scientifico di Petilia Policastro, con la collaborazione del locale Circolo Legambiente e del Reparto Carabinieri Biodiversità di Catanzaro diretto dal Col. Nicola Cucci, ha organizzato/partecipato nella mattinata di venerdì 15 marzo a due importanti iniziative nazionali/mondiali: “Nontiscordardimè-Operazione scuole pulite”, la storica campagna di Legambiente per la qualità, la cura, la sostenibilità e la vivibilità degli spazi scolastici e alla grande mobilitazione mondiale “Global Strike for Future – Sciopero mondiale per il Futuro”, per chiedere misure urgenti contro il riscaldamento globale. Gli studenti, in milioni, sono scesi nelle piazze di tutto il mondo per salvare il pianeta. L’Italia è stata la prima nazione per numero di adesioni con 235 località coinvolte, da nord a sud della nostra penisola, oltre un milione di studenti italiani.
All’iniziativa petilina hanno partecipato alcune classi del plesso di Foresta -primaria e media – dell’Istituto Comprensivo D. Alighieri di Petilia Policastro, una delegazione del Liceo di Mesoraca, la Croce Rossa di Pagliarelle, la polizia ambientale di Mesoraca.
L’iniziativa si è tenuta nell’area verde adiacente il bivio di Foresta di Petilia Policastro, dove sono stati allestiti tavoli informativi – didattici, il luogo di partenza di un corteo molto partecipato, “Una marcia per il Clima” che ha raggiunto la nuova sede del Liceo Scientifico, anche al fine di sollecitare la conclusione dei lavori, con la piantumazione di alcuni alberi, “un albero per il clima”, come azione concreta di riduzione della CO2.
Il 15 marzo è stata una importante giornata di “mobilitazione” e “comunicazione”, i giovani liceali petilini si sono trasformati in divulgatori scientifici, hanno fatto conoscere, in forme semplici, mediante esperimenti ed exhibit, l’importanza delle energie rinnovabili e del risparmio energetico. La nostra scuola ha aderito ad “Ecoschools” promossa dalla FEE- Foundation Enviromental Education– e a “Scuola Sostenibile” di Legambiente, per coinvolgere le scuole del territorio nell’azione di tutela dell’ambiente, per rendere più sostenibili le nostre scuole, la nostra comunità.
Come si è arrivati al Global Strike for Future, all’azione dirompente della giovanissima Greta Thunberg?Il 2018, come tutti gli anni che lo hanno preceduto, senza che ci sia il rischio di smentite, è segnato con il bollino rosso. Il degrado ambientale del pianeta non ha rallentato il suo corso, un trend costante di impoverimento della biodiversità, di peggioramento della qualità dell’aria, dell’acqua, dei suoli. Non sono mancate, negli ultimi decenni, importanti conferenze, a partire da quella di Kyoto del 1997. Più recentemente a Parigi, nel 2015, 197 paesi hanno preso l’impegno a contenere il surriscaldamento globale entro i 2 °C, definito “l’obiettivo del secolo”: “arrivare al 2100 senza che le temperature medie del Pianeta mettano a repentaglio la biodiversità, la nostra stessa sopravvivenza”. Gli obiettivi fissati da Parigi e ricordati in modo pressante dall’IPCC –Intergovernmental Panel on Climate Change – dell’Onu, nel report di ottobre 2018, passano tutti attraverso un imperativo ormai categorico: “la riduzione drastica delle emissioni di gas serra e contenere il riscaldamento globale entro il grado e mezzo in questo secolo vorrebbe dire concretamente raggiungere le emissioni zero di gas serra entro il 2050”. Un obiettivo che nei fatti pare irrealistico, soprattutto considerando i nostri modelli economici, gli scenari geopolitici ed energetici da qui al 2040, scenari che non prevedono in alcun modo l’uscita di scena dei combustibili fossili. I combustibili fossili, infatti, sono i principali colpevoli dell’emissione di gas serra, tra cui il diossido di carbonio, meglio conosciuta come anidride carbonica (CO2). Il problema del global warming, il riscaldamento del pianeta, dopo tanti anni di scetticismo, è ormai universalmente condiviso, però non ha rallentato il suo corso. Non è rallentata l’azione distruttiva delle foreste pluviali, della foresta Amazzonica. La riduzione dei ghiacci artici non ha risparmiato l’Antartide, nel 2017 si è staccato un iceberg, “Larsen C”, che ha una estensione più grande della Liguria. Diretta conseguenza dello scioglimento dei ghiacci è l’innalzamento del livello dei mari, come riscontrato dai satelliti della NASA che riportano un tasso di crescita media annua di 3,2 millimetri. Gli effetti del riscaldamento globale danneggiano anche le acque continentali (fiumi, laghi, torrenti), portando siccità nelle zone interne e mettendo a rischio alluvioni e allagamenti le aree costiere. La zona mediterranea è fortemente indiziata a soffrire di severe e drammatiche carenze di acqua potabile nel prossimo futuro.
A Katowice, in Polonia, lo scorso mese di dicembre, 200 Paesi Onu, hanno discusso sulle politiche di contrasto al surriscaldamento globale, hanno fatto il punto sullo stato di attuazione degli obiettivi fissati nel 2015, hanno però stipulato un accordo finale che non convince, che rinvia gli impegni di un altro anno: “ …. hanno concordato che aggiorneranno i rispettivi piani climatici entro il 2020 mentre il vertice Onu sul clima del 2019 sarà l’occasione per i capi di Stato di dimostrare di voler rafforzare gli sforzi entro il 2020”. I risultati raggiunti sono stati aspramente criticati dalle associazioni ambientaliste, da Greenpeace fino al WWF, “… i governi hanno deluso i cittadini e ignorato la scienza e i rischi che corrono le popolazioni più vulnerabili,. . rende operativo accordo di Parigi ma ancora non siamo al livello di accelerazione dell’azione necessario per affrontare l’emergenza climatica …”.
La conferenza di Katovice sarà ricordata, non per gli scarsi risultati raggiunti, ma per la lezione ambientale di Greta Thunberg ai “grandi”, potenti, della Terra, di una 15enne svedese contro l’indifferenza riguardo le disuguaglianze climatiche e sociali nel mondo: “Nel 2078 celebrerò il mio 75esimo compleanno. Se avrò figli, forse passeranno quel giorno con me. Forse mi chiederanno di voi. Forse chiederanno perché non avete fatto niente quando c’era ancora il tempo per agire. Dite di amare i vostri figli più di ogni altra cosa, invece rubate il loro futuro proprio davanti ai loro occhi”. E poi, una conclusione che sa di monito: “Non siamo venuti qui per chiedere assistenza ai leader mondiali. Ci avete ignorato in passato e ci ignorerete di nuovo. Abbiamo finito le scuse e stiamo finendo il tempo. Siamo venuti qui per farvi sapere che il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no. Il vero potere appartiene alle persone che si ribellano”.
Pensare globalmente alle grandi questioni di un mondo complesso, di cui noi siamo una piccola, importante componente, ma occorre “agire localmente”, ricercare e attuare nuovi scenari di sostenibilità ambientale nella nostra comunità, nelle nostre piccole azioni quotidiane. Un’azione portata avanti, da quasi vent’anni, dal Liceo Scientifico di Petilia Policastro, con il supporto del locale Circolo Legambiente. La promozione del volontariato ambientale, un’esperienza che giovani e meno giovani possono intraprendere per rendersi utili nella salvaguardia del Pianeta, una attività che prevede interventi concreti a difesa del patrimonio ambientale. Progetti, in itinere, come “Climanet – in rete per il clima” e l’adesione a “Volontari per Natura”, un monitoraggio nazionale, conoscere il territorio in cui si vive, imparare a fare campionamenti per condividere un grande progetto scientifico. La campagna di monitoraggio riguarda le seguenti tematiche:
- Acqua (inquinamento corpi idrici, marino e costiero da plastica, chimico, microbiologico);
- Biodiversita’(raccolta informazioni su specie animali e vegetali)
- Illeciti ambientali (segnalazione di discariche abusive, sversamento in acque interne)
- Beni culturali (rilevamenti sullo stato di conservazione)
- Aria (analisi della qualità dell’aria).
Ognuno può contribuire al risultato della campagna, attraverso monitoraggi e segnalazioni che potranno essere compilate online sul sito www.volontaripernatura.it e/o scaricando la APP: “Gaia observer”.