LABORATORI GREEN

LABORATORI GREEN PER LA SOSTENIBILITA AMBIENTALE
  1. La serra idroponica a scuola: un nuovo modo di osservare e studiare un fenomeno naturale

La presenza di un ampio spazio esterno alla scuola ha consentito di realizzare una serra idroponica di 240 mq, attrezzata con un sistema di fertirrigazione, collegata a cisterne che utilizzano l’acqua piovana. Un’area dedicata alla coltivazione in fuori suolo della fragola, con basso impatto ambientale caratterizzata da un ridotto consumo idrico.

la serra, le cisterne per la raccolta dell’acqua piovana
cisterne per la raccolta dell’acqua piovana, la casetta degli attrezzi dotata di pala eolica e pannello fotovoltaico
messa a dimora delle piantine di fragole, fuori suolo, in un substrato inerte di perlite – cocco
analisi delle acque di drenaggio del sistema fertirrigazione

2. Laboratorio per la Sostenibilità Ambientale

All’interno della scuola, nel laboratorio scientifico, sono stati allestiti una serie di “ambienti” che consentono di indagare scientificamente il fenomeno della crescita delle piante, per essere studiati e “modellati”, la possibilità di valutare i vantaggi di un sistema colturale in fuori suolo rispetto ad uno tradizionale.

3. Laboratorio per l’alimentazione sostenibile

La scuola è dotata di un “laboratorio per l’alimentazione sostenibile” (tavolo e lavello in acciaio inox, passatrice/raffinatrice, stazione di cottura, sterilizzatore per vasetti). La coltivazione delle fragole può consentire di effettuare operazioni di trasformazione, di produrre confetture, marmellate e altri preparati. Una serie di attività che potranno consentire agli allievi di imparare le tecniche di conservazione alimentare e commerciali per la distribuzione dei prodotti coltivati.

4. L’orto didattico

Gli ampi spazi esterni alla serra, con un sistema di irrigazione a goccia che utilizza l’acqua piovana e un sistema di compostaggio, potranno consentire la realizzazione di un “orto didattico”. Gli studenti saranno impegnati nell’analisi del terreno, per arrivare alla progettazione dell’orto e alla sua realizzazione attraverso la piantumazione e la raccolta di ortaggi. L’attività consente di realizzare di analizzare le relazioni ambiente/agricoltura sostenibile, capire l’importanza dell’autoproduzione, quella dei prodotti a km zero e comprendere il rapporto alimentazione e salute.

campionatura e analisi del terreno

Albero per il Futuro

Attività con il Reparto Carabinieri Biodiversità nello spazio verde della nuova sede, 2018

I LICEALI PETILINI INSIEME AL REPARTO CARABINIERI BIODIVERSITA’ DI CATANZARO, 11 dicembre 2020

Il Liceo Scientifico “Raffaele Lombardi Satriani” di Petilia Policastro (KR), con le classi terze, ha aderito al progetto nazionale di educazione ambientale “Un Albero per il Futuro, per la realizzazione di un bosco diffuso con i Carabinieri della Biodiversità”, promosso dal Reparto Carabinieri per la Biodiversità di Catanzaro, diretto dal Colonnello Nicola Cucci. Il progetto è stato presentato, il giorno 11 dicembre 2020, agli studenti liceali, nel corso di un incontro online, con la partecipazione del Presidente della Provincia di Crotone l’avv. Simone Saporito.

La Dirigente Scolastica Antonella Parisi, dopo aver portato ai partecipanti i saluti della scuola, ha rimarcato che il Piano dell’Offerta Formativa del nostro Istituto, in questi mesi si è arricchito con il nuovo curricolo di Educazione Civica che vedrà i giovani, sempre di più, impegnati in attività di cittadinanza attiva, nella direzione dell’importante obiettivo della sostenibilità, uno dei tre nuclei concettuali del Curricolo. La scuola, da molti anni, partecipa alle attività promosse dall’Ufficio Territoriale della Biodiversità del Corpo Forestale, oggi “Carabinieri per la Biodiversità”, due anni fa il multimediale dal titolo: “Micro e macro, i corsi d’acqua silani”, nell’ambito del progetto “Micro e Macro nella Biocomplessità” -, venne premiato con il 3° posto, nella graduatoria nazionale per le scuole secondarie

Il sottoscritto, docente di scienze naturali, referente del progetto, nonché Presidente del locale Circolo Legambiente, ha ricordato l’ottimo rapporto di collaborazione instaurato con i “Carabinieri forestali”, le tante iniziative – Festa dell’albero, Puliamo il Mondo -, progetti di didattica naturalistica, di educazione ambientale. Il Liceo è stato premiato, per 11 anni, scuola Eco-Schools, con l’attribuzione della “bandiera verde”, da parte della FEE –Foundation for Environmental Education -. L’attuale progetto è in continuità con alcune attività avviate negli ultimi anni, documentate nel sito della scuola: www.scuolaparco.it. La partecipazione, nel corso dell’anno scolastico 2018/2019, all’iniziativa “Urban Nature”, promossa dal WWF, che chiedeva alle scuole di individuare e presentare un’azione per aumentare la “natura” urbana attraverso la riqualificazione degli spazi della scuola o di un’area urbana per aumentare la biodiversità cittadina. La nostra proposta progettuale si proponeva di avviare, in modo concreto, un’azione di tutela, salvaguardia, dei pochi spazi urbani rimasti inedificati, collegandoli, attraverso un “corridoio verde” ad un parco periurbano in loc. Castagnella. L’adesione avvenne in contemporanea al progetto nazionale: “Il Mondo visto da un Albero”, promosso dal Reparto Carabinieri per la Biodiversità, finalizzato alla scoperta della vita degli alberi, una vita spesso molto più lunga di quella degli uomini, esposta alle perturbazioni meteorologiche, alla presenza costante di animali e condivisione della propria struttura con insetti, uccelli e funghi. Il multimediale realizzato ha come elemento centrale l’intervista, fantastica, al “Pioppo Pippo”, sopravvissuto alle drastiche “potature”, l’ultimo dei pioppi presenti nel cortile della scuola elementare, che ha “raccontato” come testimone diretto lo scempio urbanistico degli ultimi cinquant’anni. L’attuale idea progettuale prevede la realizzazione di un giardino scientifico: spazi didattici per l’astronomia, percorsi botanici con piante autoctone, di essenze vegetali tipiche della macchia mediterranea, di piante “aromatiche e officinali”.

Successivamente sono intervenuti i componenti del Reparto Carabinieri per la Biodiversità di Catanzaro. Il Colonnello Nicola Cucci ha ringraziato il Liceo Scientifico per le partecipazioni, in tutti questi anni, alle attività proposte dal Reparto Carabinieri per la Biodiversità, rimarcando la necessità di creare una sinergia, promuovere la cultura della sostenibilità.

L’appuntato Raffaele Viscomi ha illustrato il progetto che si propone di avvicinare gli studenti allo studio dell’ambiente, degli ecosistemi, un’attività in direzione della sostenibilità, di creare un bosco diffuso in tutta Italia, fatto di piccoli alberi di specie autoctone. Un percorso di conoscenza, triennale, delle Riserve Nazionali dello Stato e Foreste Demaniali, la più vicina a noi è la “Riserva Biogenetica Statale Gariglione – Pisarello”, scoprire gli habitat naturali più vicini al proprio territorio, individuando quelle aree dove l’ambiente appare più bisognoso di cure. Il Liceo di Petilia ha individuato un’area, di circa 2000 mq, all’interno del proprio plesso scolastico, dove far nascere un “giardino scientifico”, un orto botanico, dove saranno messe a dimora piante autoctone che saranno monitorate, geolocalizzate.

Il botanico Carmine Lupia, nel corso della sua interessante lezione, non si è limitato ad a descrivere l’importante funzione ecologica che hanno gli alberi, anche l’utilizzo del legname della Sila nel corso della storia. I partecipanti hanno potuto conoscere che la Calabria è una terra ricca di boschi, con tutte le fasce fitoclimatiche, da quelle più calde, palmetum e vegetazione mediterranea, a quelle più fredde della fascia del “Fagetum – Picetum” caratterizzata dalla presenza del faggio e dell’abete bianco, quest’ultima è una specie molto resistente alle piogge acide. I semi di abete bianco del Gariglione sono stati utilizzati in Germania, negli anni ’80, per sanare la Foresta Nera gravemente danneggiata. L’abete bianco è stato utilizzato per realizzare le travi della Reggia di Caserta, storico palazzo reale, Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

 Al termine dell’incontro è intervenuto i Presidente della Provincia di Crotone Simone Saporito: “ Nonostante le difficoltà del momento dettate dall’emergenza epidemiologica e dalle conseguenti restrizioni imposte per il contenimento del contagio da Covid-19, il Liceo Scientifico “Raffaele Lombardi Satriani” di Petilia Policastro si è fatto promotore di un’importante iniziativa del Reparto Carabinieri della Biodiversità, il modo giusto per coinvolgere gli studenti, educarli alla biodiversità ed al rispetto ed alla tutela dell’ambiente. Il mio plauso va dunque alla dirigente scolastica del Liceo Satriani Antonella Parisi, al Prof. Luigi Concio, al Reparto Carabinieri per la Biodiversità di Catanzaro diretto dal Colonnello Nicola Cucci per aver creato questa importante occasione di crescita umana e culturale all’interno del nuovo Polo Scolastico di Petilia Policastro inaugurato nello scorso mese di giugno dall’amministrazione provinciale che vede coabitare due importanti realtà scolastiche nello stesso immobile: il Liceo Scientifico “R.Lombardi Satriani” ed il Professionale del Legno, dell’Arte e dell’Arredamento “Margherita Hack”. A tutti cittadini, istituzioni, associazioni non resta che collaborare per far sì che questa palestra di vita dei nostri ragazzi sia sempre più bella, al passo con i tempi, viva e formativa.  L’amministrazione provinciale, come ha già avuto modo di dimostrare, continuerà ad avere al primo posto gli studenti ed i loro edifici scolastici per far sì che si possa apprendere e mettere in pratica le esperienze acquisite in ambienti accoglienti, sicuri ed efficienti”.

L’iniziativa prevede, sin dalla fase di progettazione, sistemazione, del verde scolastico, il coinvolgimento della Provincia di Crotone, ente proprietario del terreno, delle associazioni locali, dell’Istituto Professionale per il legno, del Comune di Petilia Policastro.

L’attività è uno spiraglio di luce, di speranza, il desiderio di ritornare, con la pandemia ancora in corso, alla normalità, nella direzione della sostenibilità ambientale.

Un Albero per il Futuro

I LICEALI PETILINI INCONTRANO IL REPARTO CARABINIERI BIODIVERSITA’ DI CATANZARO

Il Liceo Scientifico “Raffaele Lombardi Satriani” di Petilia Policastro (KR), con le classi terze, ha aderito al progetto nazionale di educazione ambientale “Un Albero per il Futuro, per la realizzazione di un bosco diffuso con i Carabinieri della Biodiversità”, promosso dal Reparto Carabinieri per la Biodiversità di Catanzaro, diretto dal Colonnello Nicola Cucci. Il progetto, nei giorni scorsi, è stato presentato agli studenti liceali, con la partecipazione del Presidente della Provincia di Crotone Simone Saporito.

La Dirigente Scolastica Antonella Parisi, dopo aver portato ai partecipanti i saluti della scuola, ha rimarcato che il Piano dell’Offerta Formativa del nostro Istituto, in questi mesi si è arricchito con il nuovo curricolo di Educazione Civica che vedrà i giovani, sempre di più, impegnati in attività di cittadinanza attiva, nella direzione dell’importante obiettivo della sostenibilità, uno dei tre nuclei concettuali del Curricolo. La scuola, da molti anni, partecipa alle attività promosse dall’Ufficio Territoriale della Biodiversità del Corpo Forestale, oggi “Carabinieri per la Biodiversità”, due anni fa il multimediale dal titolo: “Micro e macro, i corsi d’acqua silani”, nell’ambito del progetto “Micro e Macro nella Biocomplessità” -, venne premiato con il 3° posto, nella graduatoria nazionale per le scuole secondarie

Il referente Luigi Concio, docente di scienze naturali, nonché Presidente del locale Circolo Legambiente, ha ricordato l’ottimo rapporto di collaborazione instaurato con i “Carabinieri forestali”, le tante iniziative – Festa dell’albero, Puliamo il Mondo -, progetti di didattica naturalistica, di educazione ambientale, il Liceo, per 11 anni, è stato premiato scuola Eco-Schools, con l’attribuzione della “bandiera verde”, da parte della FEE  -Foundation for Environmental Education -. Partecipa all’iniziativa con la progettazione, sistemazione, del verde scolastico, la realizzazione di un orto botanico insieme alla Provincia di Crotone, ente proprietario del terreno, coinvolgendo le associazioni locali, l’Istituto Professionale per il legno, il Comune di Petilia Policastro.

Successivamente sono intervenuti i componenti del Reparto Carabinieri per la Biodiversità di Catanzaro. Il Colonnello Nicola Cucci ha ringraziato il Liceo Scientifico per le partecipazioni,  in tutti questi anni,  alle attività proposte dal Reparto Carabinieri per la Biodiversità, rimarcando la necessità di creare una sinergia, promuovere la cultura della sostenibilità.

L’appuntato Raffaele Viscomi ha illustrato il progetto che si propone di avvicinare gli studenti allo studio dell’ambiente, degli ecosistemi, un’attività in direzione della sostenibilità, di creare un bosco diffuso in tutta Italia, fatto di piccoli alberi di specie autoctone. Un percorso di conoscenza, triennale, delle Riserve Nazionali dello Stato e Foreste Demaniali, la più vicina a noi è la “Riserva Biogenetica Statale Gariglione – Pisarello”, scoprire gli habitat naturali più vicini al proprio territorio, individuando quelle aree dove l’ambiente appare più bisognoso di cure. Il Liceo ha individuato un’area, all’interno del proprio plesso scolastico, dove far nascere un orto botanico, dove saranno messe a dimora piante autoctone che saranno monitorate, geolocalizzate.

Il botanico Carmine Lupia, nel corso della sua interessante lezione, non si è limitato ad a descrivere l’importante funzione ecologica che hanno gli alberi, anche il loro utilizzo, il legname della Sila nel corso della storia. I partecipanti hanno potuto conoscere che la Calabria è una terra ricca di boschi, con tutte le fasce fitoclimatiche, da quelle più calde, palmetum e la vegetazione mediterranea, a quelle più fredde della fascia del “Fagetum – Picetum” caratterizzata dalla presenza del faggio e dell’abete bianco, quest’ultima una specie molto resistente alle piogge acide. I semi di abete bianco del Gariglione sono stati utilizzati in Germania, negli anni ’80, per sanare la foresta nera gravemente danneggiata. L’abete bianco è stato utilizzato per realizzare le travi della Reggia di Caserta, storico palazzo reale, Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

 Al termine dell’incontro è intervenuto i Presidente della Provincia di Crotone Simone Saporito: “ Nonostante le difficoltà del momento dettate dall’emergenza epidemiologica e dalle conseguenti restrizioni imposte per il contenimento del contagio da Covid-19, il Liceo Scientifico “Raffaele Lombardi Satriani” di Petilia Policastro si è fatto promotore di un’importante iniziativa del Reparto Carabinieri della Biodiversità, il modo giusto per coinvolgere gli studenti, educarli alla biodiversità ed al rispetto ed alla tutela dell’ambiente. Il mio plauso va dunque alla dirigente scolastica del Liceo Satriani Antonella Parisi, al Prof. Luigi Concio, al Reparto Carabinieri per la Biodiversità di Catanzaro diretto dal Colonnello Nicola Cucci per aver creato questa importante occasione di crescita umana e culturale all’interno del nuovo Polo Scolastico di Petilia Policastro inaugurato nello scorso mese di giugno dall’amministrazione provinciale che vede coabitare due importanti realtà scolastiche nello stesso immobile: il Liceo Scientifico “R.Lombardi Satriani” ed il Professionale del Legno, dell’Arte e dell’Arredamento “Margherita Hack”. A tutti cittadini, istituzioni, associazioni non resta che collaborare per far sì che questa palestra di vita dei nostri ragazzi sia sempre più bella, al passo con i tempi, viva e formativa.  L’amministrazione provinciale, come ha già avuto modo di dimostrare, continuerà ad avere al primo posto gli studenti ed i loro edifici scolastici per far sì che si possa apprendere e mettere in pratica le esperienze acquisite in ambienti accoglienti, sicuri ed efficienti”.

COSTA CROTONESE: ATTIVITA’ SCIENTIFICA E DI CITTADINANZA ATTIVA


attività Beach Litter , Spiaggia dei Gigli

Le classi quarte del Liceo Scientifico di Petilia Policastro, accompagnate dal sottoscritto, lo scorso 6 aprile, hanno visitato  l’Area Marina Protetta “Capo Rizzuto”, nel Comune di Isola Capo Rizzuto. Un’analisi dell’ecosistema dell’area protetta (caratteristiche ecosistemiche e geomorfologiche del settore costiero) e un’attività di Educazione Ambientale: “Beach Litter”, monitoraggio della plastica in un tratto di spiaggia.

            Nella prima parte dell’attività sono state esaminate le caratteristiche della costa, le tante bellezze e criticità. L’area è importante dal punto di vista storico – culturale. A Capo Rizzuto è presente la Torre Vecchia, edificata dagli Svevi nel XIII secolo, più a Sud troviamo il castello di Le Castella, edificato dagli Aragonesi alla fine del XV secolo a scopo di difesa dalle incursioni arabe.

Dal punto di vista geomorfologico siamo in presenza, per lunghi tratti, di una costa a “falesia”, di elevazione massima sul livello del mare di circa 20 metri, la linea di battigia è poco evidente a causa del crollo dei banchi arenacei sommitali, che sovrastano materiali argillo-marnosi più facilmente vulnerabili all’azione erosiva del moto ondoso al piede delle falesie. Il territorio di Capo Rizzuto, ma in generale tutta la costa crotonese, è a rischio erosione, una situazione che minaccia la citata Torre Vecchia, non risparmia la colonna di Hera Lacinia, un importante bene storico situato sul promontorio di Capo Colonna. Il fenomeno è molto evidente, alle spalle del castello Aragonese di Le Castella,  con il crollo di grossi blocchi di natura calcarea, molto fossiliferi.

            Nella seconda parte dell’attività ci siamo spostati nel settore delle dune di Sovereto, un’area protetta, area SIC – -sito di importanza comunitaria-, un luogo di particolare pregio in una costa antropizzata, cementificata.  Il sito è in parte coperto da macchia mediterranea termofila a lentisco (Pistacia lentiscus), ginepro coccolone (Juniperus oxycedrus L. ssp.  Juniperus phoenicea), fillirea (Phyllirea latifolia), etc, il settore a ridosso della spiaggia è caratterizzato dalla presenza del giglio marino (Pancratium maritimum L.  ), che ha conferito il nome alla spiaggia, la “spiaggia dei gigli”. Inoltre, tra la spiaggia si trova una zona rocciosa, erosa da mare e vento che hanno conferito alla zona una conformazione tale che rende possibile, insieme alle dune, la formazione di un interessante microhabitat. Il bosco di Sovereto, nel mese di agosto 2017, è stato gravemente danneggiato da un esteso incendio doloso, vittima di appetiti criminali.

La “spiaggia dei gigli” è stata interessata dall’attività Beach Litter, un tratto adiacente alla foce di un piccolo corso d’acqua denominato “Valle Femmina Morta”. L’indagine di Legambiente è una delle più importanti azioni a livello internazionale di citizen science, ovvero il risultato di un monitoraggio eseguito direttamente da tanti volontari, cittadini, che ogni anno setacciano le spiagge italiane contando i rifiuti presenti, secondo un protocollo scientifico comune e riconosciuto anche dall’Agenzia Europea dell’Ambiente. I dati sui rifiuti in spiaggia sono molto importanti perché consentono di acquisire informazioni su quantità, trend e fonti di quella quota di marine litter immediatamente visibile a tutti noi, al contrario di quanto galleggia sulla superficie del Mediterraneo o si trova sui suoi fondali.

            Gli allievi, suddivisi in piccoli gruppi, con l’ausilio di schede e GPS , hanno  monitorato un tratto di 100 metri, individuando oltre 300 rifiuti, suddivisi in diverse tipologie di materiali; quello che si trova sulle spiagge italiane è soprattutto plastica, in media 80% ,  nel tratto da noi esaminato si è raggiunto il 92 % .  Rifiuti di oggetti usa e getta: tappi e anelli di plastica, bottiglie, bicchieri, etc. L’Europa è scesa in guerra contro la plastica, dal 2021 saranno vietati posate e piatti, cannucce, contenitori per alimenti, bastoncini di cotone per i prodotti dell’igiene tipo cotton fioc, responsabili dell’85% dell’inquinamento che colpisce oceani e spiagge di tutto il Pianeta oltre a raggiungere persone e animali attraverso la microplastica, che si disperde nel cibo, nell’acqua e nell’aria. I rifiuti marini hanno impatti su tartarughe, mammiferi e uccelli marini, invertebrati filtratori, pesci, ossia tutti gli esseri viventi che vivono in contatto con l’ecosistema marino.  L’ingestione dei rifiuti di plastica, in particolare, provoca soffocamento, malnutrizione ed esposizione alle sostanze tossiche contenute o assorbite dalla plastica. La tartaruga Caretta caretta, che nidifica nelle nostre spiagge ne è spesso la vittima come è stato denunciato, nei giorni scorsi, dal  WWF di Crotone, in  meno di un mese sono state rinvenute ben quattro tartarughe morte, nel tratto di spiaggia tra Le Castella e San Leonardo Cutro, due esemplari sono morti per la plastica, uno aveva ancora la bocca piene di buste.

La visita d’istruzione è stata ricca di significati perché solo attraverso la conoscenza del territorio, capire cosa deturpa le nostre spiagge, il nostro ambiente, serve anche ad agire sulle nostre abitudini di consumo e sui nostri comportamenti, ci consente di arrivare alla tutela e alla valorizzazione delle tante bellezze della nostra terra. \lsdunhideu

MADRE TERRA HA BISOGNO DI TE ! I Volontari per Natura

Il Liceo Scientifico di Petilia Policastro, con la collaborazione del locale Circolo Legambiente e del Reparto Carabinieri Biodiversità di Catanzaro diretto dal Col. Nicola Cucci, ha organizzato/partecipato nella mattinata di venerdì 15 marzo a due importanti iniziative nazionali/mondiali: “Nontiscordardimè-Operazione scuole pulite”, la storica campagna di Legambiente per la qualità, la cura, la sostenibilità e la vivibilità degli spazi scolastici e alla grande mobilitazione mondiale “Global Strike for Future – Sciopero mondiale per il Futuro”, per chiedere misure urgenti contro il riscaldamento globale. Gli studenti, in milioni, sono scesi nelle piazze di tutto il mondo per salvare il pianeta. L’Italia è stata la prima nazione per numero di adesioni con 235 località coinvolte, da nord a sud della nostra penisola, oltre un milione di studenti italiani.

All’iniziativa petilina hanno partecipato alcune classi del plesso di Foresta -primaria e media – dell’Istituto Comprensivo D. Alighieri di Petilia Policastro, una delegazione del Liceo di Mesoraca, la Croce Rossa di Pagliarelle, la polizia ambientale di Mesoraca.

L’iniziativa si è tenuta nell’area verde adiacente il bivio di Foresta di Petilia Policastro, dove sono stati allestiti tavoli informativi – didattici, il luogo di partenza di un corteo molto partecipato, “Una marcia per il Clima” che ha raggiunto la nuova sede del Liceo Scientifico, anche al fine di sollecitare la conclusione dei lavori, con la piantumazione di alcuni alberi, “un albero per il clima”, come azione concreta di riduzione della CO2.

Il 15 marzo è stata una importante giornata di “mobilitazione” e “comunicazione”, i giovani liceali petilini si sono trasformati in divulgatori scientifici, hanno fatto conoscere, in forme semplici, mediante esperimenti ed exhibit, l’importanza delle energie rinnovabili e del risparmio energetico. La nostra scuola ha aderito ad “Ecoschools” promossa dalla FEE- Foundation Enviromental Education– e  a  “Scuola Sostenibile” di Legambiente, per coinvolgere le scuole del territorio nell’azione di tutela dell’ambiente, per rendere più sostenibili le nostre scuole, la nostra comunità.

Come si è arrivati al Global Strike for Future, all’azione dirompente della giovanissima Greta Thunberg?Il 2018, come tutti gli anni che lo hanno preceduto, senza che ci sia il rischio di smentite, è segnato con il bollino rosso. Il degrado ambientale del pianeta non ha rallentato il suo corso, un trend costante di impoverimento della biodiversità, di peggioramento della qualità dell’aria, dell’acqua, dei suoli.           Non sono mancate, negli ultimi decenni, importanti conferenze, a partire da quella di Kyoto del 1997. Più recentemente a Parigi, nel 2015, 197 paesi hanno preso l’impegno a contenere il surriscaldamento globale entro i 2 °C, definito “l’obiettivo del secolo”: “arrivare al 2100 senza che le temperature medie del Pianeta mettano a repentaglio la biodiversità, la nostra stessa sopravvivenza”. Gli obiettivi fissati da Parigi e ricordati in modo pressante dall’IPCC –Intergovernmental Panel on Climate Change – dell’Onu, nel report di ottobre 2018, passano tutti attraverso un imperativo ormai categorico: “la riduzione drastica delle emissioni di gas serra e contenere il riscaldamento globale entro il grado e mezzo in questo secolo vorrebbe dire concretamente raggiungere le emissioni zero di gas serra entro il 2050”. Un obiettivo che nei fatti pare irrealistico, soprattutto considerando i nostri modelli economici, gli scenari geopolitici ed energetici da qui al 2040, scenari che non prevedono in alcun modo l’uscita di scena dei combustibili fossili. I combustibili fossili, infatti, sono i principali colpevoli dell’emissione di gas serra, tra cui il diossido di carbonio, meglio conosciuta come anidride carbonica (CO2). Il problema del global warming, il riscaldamento del pianeta, dopo tanti anni di scetticismo, è ormai universalmente condiviso, però non ha rallentato il suo corso. Non è rallentata l’azione distruttiva delle foreste pluviali, della foresta Amazzonica. La riduzione dei ghiacci artici non ha risparmiato l’Antartide, nel 2017 si è staccato un iceberg, “Larsen C”, che ha una estensione più grande della Liguria. Diretta conseguenza dello scioglimento dei ghiacci è l’innalzamento del livello dei mari, come riscontrato dai satelliti della NASA che riportano un tasso di crescita media annua di 3,2 millimetri. Gli effetti del riscaldamento globale danneggiano anche le acque continentali (fiumi, laghi, torrenti), portando siccità nelle zone interne e mettendo a rischio alluvioni e allagamenti le aree costiere. La zona mediterranea è fortemente indiziata a soffrire di severe e drammatiche carenze di acqua potabile nel prossimo futuro.

A Katowice, in Polonia, lo scorso mese di dicembre, 200 Paesi Onu, hanno discusso sulle politiche di contrasto al surriscaldamento globale, hanno fatto il punto sullo stato di attuazione degli obiettivi fissati nel 2015, hanno però stipulato un accordo finale che non convince, che rinvia gli impegni di un altro anno: “ …. hanno concordato che aggiorneranno i rispettivi piani climatici entro il 2020 mentre il vertice Onu sul clima del 2019 sarà l’occasione per i capi di Stato di dimostrare di voler rafforzare gli sforzi entro il 2020”. I risultati raggiunti sono stati aspramente criticati dalle associazioni ambientaliste, da Greenpeace fino al WWF, “… i governi hanno deluso i cittadini e ignorato la scienza e i rischi che corrono le popolazioni più vulnerabili,. .  rende operativo accordo di Parigi ma ancora non siamo al livello di accelerazione dell’azione necessario per affrontare l’emergenza climatica …”.

La conferenza di Katovice sarà ricordata, non per gli scarsi risultati raggiunti, ma per la lezione ambientale di Greta Thunberg ai “grandi”, potenti, della Terra, di una 15enne svedese contro l’indifferenza riguardo le disuguaglianze climatiche e sociali nel mondo: “Nel 2078 celebrerò il mio 75esimo compleanno. Se avrò figli, forse passeranno quel giorno con me. Forse mi chiederanno di voi. Forse chiederanno perché non avete fatto niente quando c’era ancora il tempo per agire. Dite di amare i vostri figli più di ogni altra cosa, invece rubate il loro futuro proprio davanti ai loro occhi”. E poi, una conclusione che sa di monito: “Non siamo venuti qui per chiedere assistenza ai leader mondiali. Ci avete ignorato in passato e ci ignorerete di nuovo. Abbiamo finito le scuse e stiamo finendo il tempo. Siamo venuti qui per farvi sapere che il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no. Il vero potere appartiene alle persone che si ribellano”.

            Pensare globalmente alle grandi questioni di un mondo complesso, di cui noi siamo una piccola, importante componente, ma occorre “agire localmente”, ricercare e attuare nuovi scenari di sostenibilità ambientale nella nostra comunità, nelle nostre piccole azioni quotidiane. Un’azione portata avanti, da quasi vent’anni, dal Liceo Scientifico di Petilia Policastro, con il supporto del locale Circolo Legambiente. La promozione del volontariato ambientale, un’esperienza che giovani e meno giovani possono intraprendere per rendersi utili nella salvaguardia del Pianeta, una attività che prevede interventi concreti a difesa del patrimonio ambientale. Progetti, in itinere, come “Climanet – in rete per il clima” e l’adesione a “Volontari per Natura”, un monitoraggio nazionale, conoscere il territorio in cui si vive, imparare a fare campionamenti per condividere un grande progetto scientifico. La campagna di monitoraggio riguarda le seguenti tematiche:

  • Acqua (inquinamento corpi idrici, marino e costiero da plastica, chimico, microbiologico);
  • Biodiversita’(raccolta informazioni su specie animali e vegetali)
  • Illeciti ambientali (segnalazione di discariche abusive, sversamento in acque interne)
  • Beni culturali (rilevamenti sullo stato di conservazione)
  • Aria (analisi della qualità dell’aria).

Ognuno può contribuire al risultato della campagna, attraverso monitoraggi e segnalazioni che potranno essere compilate online sul sito www.volontaripernatura.it  e/o scaricando la APP: “Gaia observer”.

Piano EcoSchools (dal 2008 ad oggi)

Il Liceo Scientifico Statale “Raffaele Lombardi Satriani” ha aderito, sin dal 2008, al programma “Eco –
Schools”, promosso dalla FEE – Fondazione europea per l’educazione ambientale -, che vede il
coinvolgimento di oltre 14.000 scuole. Le scuole che realizzano il programma, in ogni sua fase, ottengono
la certificazione e la “Bandiera Verde”, un riconoscimento internazionale che attesta l’impegno della
comunità scolastica nel ridurre il proprio impatto ambientale. Per le attività dell’anno scolastico 2017 –
2018 ha ricevuto l’undicesima “bandiera verde”.

La Scuola incontra il Parco (dal 2009 – 2011)

Progetto di educazione ambientale nei parchi nazionali del Pollino (versante Lucano) e Sila, promosso
dall’Ente Parco Nazionale della Sila e da legambiente.
Il progetto si proponeva di favorire nei giovani la conoscenza del territorio e l’importanza della tutela della
biodiversità sia a livello locale che globale, migliorare il rapporto e la percezione che i cittadini e in
particolari i giovani hanno delle aree protette, un loro diretto coinvolgimento nelle strategie per lo sviluppo
del territorio del parco.

Parco Fluviale del Vergari (1997 – 2006)

ll progetto “Parco fluviale: creazione di un sentiero natura lungo il fiume Vergari” ha avuto come obiettivo
la valorizzazione e la tutela della fiumara Mesoraca, nel tratto in cui si approssima e attraversa il paese di
Mesoraca, un “relitto” di naturalità in un territorio fortemente antropizzato.
L’idea del Parco nasce dalla scuola, ma solo con il contributo di tutti si potrà realizzare un vero e proprio
“Parco Fluviale”, che valorizzi anche le altre importanti realtà storico-religiose-artistiche del territorio. Il
progetto è stato premiato dalla Legambiente Nazionale, nel 1998, con l’assegnazione del Fondo Nazionale
di Lavori in Corso, ottenendo l’ingresso a pieno titolo nel circuito dei “nuovi progetti di vita” di Planet
Society, attività dell’UNESCO. Negli anni successivi ha avuto il patrocinio della Regione Calabria – Assessorati
all’Ambiente e P.I. – sono stati realizzati itinerari storico-naturalistici, opuscoli informativi, pannelli, DVD.

DCF 1.0

Educare al Parco per uno sviluppo sostenibile (dal 2003 – 2005)

Il progetto di “Educare al Parco per uno sviluppo sostenibile” è stato finalizzato a prevenire il fenomeno
della dispersione scolastica, stimolare negli alunni motivazioni forti per un apprendimento significativo e
gratificante. Il progetto si inseriva in un percorso educativo, già iniziato da diversi anni, con il fine di
promuovere nella scuola delle concrete attività volte alla tutela della qualità dei sistemi naturali, una
rilettura dell’importante patrimonio ambientale costituito dal neo Parco Nazionale della Sila. Con
l’istituzione del Parco Nazionale della Sila, che comprende oltre il 34 % del territorio del Comune di Petilia
Policastro, la scuola può contribuire con un’azione di Educazione al Parco ad avviare un complesso di
attività volte ad educare con idonei strumenti alla conoscenza dell’area protetta e alla diffusione della
coscienza e della cultura ambientale. Una parte importante dell’attività è stata svolta sul campo. Progetto
PON misura 3 Azione 3.2 “Interventi per la prevenzione e recupero della dispersione scolastica di alunni
della scuola secondaria superiore e per il rientro dei drop out” – Annualità 2003 – 2004

DCF 1.0