Il modulo “Citizen Science: conoscere per monitorare l’ambiente”, del progetto PON “I CARE: LA SCUOLA SI…CURA”, è stato un intervento formativo di n. 30 ore, per n.20 studenti delle classi 4^A – 4^B (n.2 ritirati); tipo di modulo: “Educazione alla cittadinanza attiva e alla cura dei beni comuni”, esperto il Dott. Giovambattista Savonarola Gentile, tutor il docente Luigi Concio.
Le lezioni sono state svolte dal 15/02/2022
al 03/05/2022, negli spazi del laboratorio scientifico,
delle aule multimediali e negli ambienti naturali – urbani per le attività di
monitoraggio.
Una parte delle attività a diretto
contatto con gli ambienti naturali del Parco Nazionale della Sila
(caratteristiche e trasformazioni del bosco) e dell’area urbana (analisi verde
urbano), saranno analizzate le trasformazioni, rilevate forme di inquinamento
relative alle seguenti matrici ambientali: aria, acqua, suolo
Un’azione di cittadinanza attiva, di “Citizen Science”, “un’attività
scientifica in cui scienziati non professionisti, cittadini, volontariamente
partecipano alla raccolta ed analisi di dati, alla valutazione di fenomeni
naturali, alla disseminazione delle stesse attività” (openscientist.org). La
scuola si propone di interagire con gli altri attori locali per favorire la
costruzione di processi di cambiamento in direzione della sostenibilità.
Un’attività con testimoni localmente impegnati in attività di tutela
paesaggistica e ambientale, ha collaborato il Circolo Legambiente “Valle Tacina”
di Petilia Policastro.
L’attività formativa è inserita stabilmente nel Piano dell’Offerta Formativa della scuola, nelle attività di “Educazione Civica” che hanno il fine di promuovere la cittadinanza attiva attraverso iniziative di “Citizen Science”, “attività scientifiche in cui gli studenti esplorano l’ambiente, il proprio territorio, partecipano alla raccolta ed analisi di dati, alla valutazione di fenomeni naturali, alla disseminazione delle stesse attività”.
31 maggio 2022 10:00 AM Italia – 16:00 PM Base Concordia
Il
Liceo Scientifico “Raffaele Lombardi Satriani”, diretto dalla prof.ssa Antonella
Parisi, ha partecipato con la classe 5^B ad una videoconferenza con la base
italo – francese Concordia in Antartide, referente il docente Luigi Concio,
referente tecnico – informatico Antonio De Luca.
Un’attività che ha richiesto un’organizzazione complessa, dato che tutte le comunicazioni della base passano da satellite con un traffico dati limitato. Il 31 maggio, ore 10:00 AM Italia, ore 16:00 PM Base Concordia, è iniziato con una certa trepidazione il collegamento.
La scuola ha aderito all’iniziativa: “Adotta una Scuola dall’Antartide”, organizzata da AUSDA, l’Unità Tecnica Antartide dell’ENEA dedicata alle scuole primarie e secondarie di primo e di secondo grado. I partecipanti alle Spedizioni italiane in Antartide possono adottare una scuola del proprio territorio. Ben 34 scuole italiane, nell’ambito della XXXVII campagna italiana in Antartide 2021 – 2022, hanno la possibilità di collegarsi in videoconferenza con l’Antartide e dialogare con i tecnici e ricercatori presenti nelle stazioni di Concordia e Mario Zucchelli. L’attività è un successo che si rinnova ogni anno grazie alla disponibilità del personale in spedizione e grazie a studenti e insegnanti di tutt’Italia che partecipano con entusiasmo e impegno.
Il
Liceo Scientifico con il “Progetto Antartide”, sin dall’anno scolastico 2014/2015,
ha iniziato un percorso di conoscenza del continente Antartico, quando venne “adottato”
dal tecnico petilino Giovanni Astorino, che partecipa, da diversi anni, alle
campagne estive di ricerca in Antartide presso la base “Mario Zucchelli”. Nel 2015 ci fu il primo collegamento “Skype”
con la base Mario Zucchelli. Negli anni
successivi interessanti videoconferenze, il 21 gennaio 2016 con la base
“Mario ZuccheIli” e il 4 giugno 2018 con la base Concordia. Anni di intense
attività didattiche, di ricerche, sul continente di ghiaccio, di un ambiente
totalmente diverso dal nostro, ai “confini” del mondo, che hanno suscitato negli
studenti curiosità, interesse ed entusiasmo.
L’Antartide,
il continente più meridionale della Terra, è l’unico continente ancora in parte
inesplorato, che per la posizione geografica, le caratteristiche fisiche, la
distanza dalle fonti d’inquinamento e la quasi totale assenza di perturbazioni
antropiche è luogo privilegiato per la conoscenza globale del pianeta ed è un
importantissimo laboratorio naturale per lo studio dei grandi problemi del
futuro. L’Antartide non ha una popolazione in senso stretto, nelle oltre 80
basi scientifiche vivono però circa 4.000 persone nei mesi estivi che si
riducono a circa 1.000 durante i mesi invernali.
Concordia è una delle due
basi scientifiche italiane in Antartide. A differenza della Stazione Mario
Zucchelli, che è completamente italiana, la Stazione Concordia è stata
costruita ed è gestita in collaborazione con la Francia.
La Stazione Concordia si
trova sul plateau antartico orientale, nel sito denominato Dome C, un’altura a
3230 m slm, a una distanza di circa 1000 km dalla costa, di oltre 1000 km dalla
Stazione italiana Mario Zucchelli e a 1.670 km dal Polo Sud geografico, venne scelto
come il luogo più adatto per eseguire una perforazione della calotta glaciale e
prelevare campioni di ghiaccio antichissimo, il progetto “EPICA”, oggi è proseguito con il progetto Beyond EPICA –
Oldest Ice, che mira ad estrarre dalla calotta glaciale antartica il nucleo di
ghiaccio più antico della Terra, per studiarlo e ricavarne preziose
informazioni sul clima terrestre risalente a oltre 1,5 milioni di anni fa.
Iniziata a costruire nel 1998 e terminata nel 2004, la stazione Concordia è
aperta ininterrottamente dal 2005, anche durante il gelido inverno australe,
quando le temperature raggiungono anche i -80°C. Durante l’estate, dai primi
giorni di novembre fino alla prima decade di febbraio, ospita fino a 34 tecnici
e ricercatori. Nell’inverno antartico rimane un piccolo gruppo di circa 16
persone, in completo isolamento per nove lunghi mesi. Alla stazione Concordia si fanno
ricerche di astrofisica, sismologia, fisica dell’atmosfera e climatologia,
biologia e medicina
Gli studenti liceali entusiasti
di questo “incontro” con l’Antartide, hanno posto una serie di domande e
curiosità ai ricercatori, riguardanti le peculiarità del continente, la
giornata “tipo” dei partecipanti alla spedizione, l’organizzazione della vita
in base e i vari ambiti della ricerca: astronomia, astrofisica, sismologia, fisica
dell’atmosfera e climatologia, ma anche biologia e medicina. L’attività, nelle
diverse partecipazioni, è stata definita: “Uno studio in “diretta”, siamo
diventati anche noi ricercatori attraverso l’esame di documenti, navigazioni
web, videoconferenze. Un modello didattico che facilita l’apprendimento, dà a
noi studenti un ruolo attivo perché possiamo osservare e vivere la spedizione
italiana attraverso un rapporto continuo con i ricercatori. Una Spedizione nel
continente antartico è indubbiamente una spedizione di ricerca in un posto “ai
confini del mondo”, ma è anche un’esperienza umana incredibile ed emozionante
tuttavia non molto semplice”.
Le ricerche in Antartide,
sono state approfondite, alcuni giorni fa, con la partecipazione al convegno:
“Clima e Ambiente: dove va la Terra?”, presso l’Università della Calabria. La prof.ssa Barbara Stenni (Università di
Venezia Cà Foscari), esperta di
paleoclimatologia tramite lo studio di carote di ghiaccio dell’Antartico, nel
corso della sua presentazione: “ Le carote di ghiaccio in Antartide: un
libro aperto sul clima” ha presentato il progetto Beyond EPICA.
Le attività del Progetto
Antartide sono presenti nel sito web scientifico – ambientale della scuola: www.scuolaparco.it, nel canale YouTube “Liceo Satriani” e nel gruppo facebook “Progetto
Antartide”, nato a scopo didattico nell’ottobre 2014, ma con il tempo è diventato anche una
community di appassionati di Antartide in cui condividere passione e conoscenza,
ad oggi oltre 3000 membri.
Seminario di orientamento con docenti dell’UNICAL: La scienza dei materiali nell’economia all’ idrogeno e nellatransizione energetica; Display: dai cristalli liquidi agli OLED. 7 aprile 2022 – ore 10:00
Le classi quinte del Liceo Scientifico “Raffale Lombardi Satriani” di Petilia Policastro, hanno partecipano, in presenza, nella mattinata di giovedì 7 aprile, al seminario di orientamento per il nuovo corso di Laurea Triennale in Scienza e Ingegneria dei Materiali, un corso di studi interdipartimentale dei Dipartimenti di Fisica, Chimica e Tecnologie Chimiche e dei Dipartimenti di Ingegneria.
Prof.ssa Isabella Nicotera Prof.ssa Maria Penelope De Santo
L’attività seminariale, condotta dalle ricercatrici dell’Università della Calabria, la Prof.ssa Maria Penelope De Santo, del Dipartimento di Fisica, la Prof.ssa Isabella Nicotera, del Dipartimento di Chimica e Tecnologie Chimiche, ha interessato le seguenti tematiche:
La scienza dei materiali nell’economia all’ idrogeno e nella transizione energetica;
Display: dai cristalli liquidi agli OLED.
Due temi molto attuali, in questo periodo di crisi energetica, come siano di estrema importanza le ricerche scientifico – tecnologiche di nuovi materiali. L’idrogeno è destinato ad essere, sempre di più, l’energia del futuro. Il TGR della Calabria, nella stessa giornata, ha presentato il servizio “I treni calabresi viaggeranno ad idrogeno”, per un trasporto regionale, per linee non elettrificate, con treni ad idrogeno prodotto dall’eolico e dal solare.
Il liceo Scientifico ha vinto anche la 2a Edizione del Premio “Giovane Geologo – Un geologo è per la vita”
Il Liceo Scientifico “Raffaele Lombardi Satriani” di Petilia Policastro (KR) è risultato il primo classificato ex aequo della 2a Edizione del Premio “Giovane Geologo – Un geologo è per la vita”, Sezione Premio miglior lavoro di gruppo, con il lavoro multimediale: “Il Paesaggio Geologico dei Calanchi del Marchesato Crotonese”. Il video è stato realizzato dal gruppo classe 3^A – 5^B, rappresentante del gruppo l’allieva Aurora Ruberto, docente referente Luigi Concio. La premiazione ha avuto luogo presso l’Aula Magna “Beniamino Andreatta” dell’Università della Calabria.
Alula Magna dell’Università della Calabria, 8 giugno 2022
Il
concorso è stato promosso dal corso di studio in Scienze Geologiche
dell’Università della Calabria, con il patrocinio del Consiglio Nazionale dei
Geologi e dell’Ordine dei Geologi della Calabra, riservato alle studentesse e
agli studenti del 3°, 4° e 5° anno della scuola secondaria di II grado della
regione Calabria
Gli
elaborati sono stati valutati dalla Commissione giudicatrice così composta:
Prof. Fabio Scarciglia (Coordinatore del Consiglio di Corso di Studio in
Scienze Geologiche dell’Università della Calabria); Proff. Andrea Bloise,
Giuseppe Cianflone, Paola Donato, Edoardo Perri, Francesco Perri, Giovanni
Vespasiano (docenti del CdS in Scienze Geologiche); Dott.ssa Geol. Valeria Lupiano
(delegata dell’Ordine dei Geologi della Regione Calabria), che ha espresso la
seguente motivazione: “Per l’ottimo coinvolgimento di tutto il gruppo la
valorizzazione del territorio locale e la sensibilizzazione e la sua tutela e
l’integrazione delle conoscenze geologiche con altri aspetti culturali”
I Calanchi del marchesato crotonese sono uno straordinario patrimonio ambientale, di grande interesse dal punto di vista geostratigrafico – geomorfologico, luoghi di vita, e paesaggi che appartengono al nostro patrimonio, alla nostra identità territoriale, con essi abbiamo un contatto quotidiano, ma spesso sono sconosciuti alle nuove generazioni.
La scuola, lo scorso anno, ha vinto la 1a Edizione del Concorso “Giovane Geologo – Un geologo è per la vita”, con il prodotto multimediale: “Il Paesaggio Geologico della valle del fiume Tacina”, esplorare, scoprire, il paesaggio geologico, attraverso la “vetrina” naturale rappresentata dalla valle del fiume Tacina.
Negli ultimi due anni è in corso una intensa attività didattica per la conoscenza del territorio, delle sue georisorse e dei beni naturalistici, culturali, contribuire a promuovere azioni di tutela, la nascita di un geosito, di una importante area protetta: “I Calanchi del Marchesato Crotonese”, che vede il coinvolgimento di associazioni, promotrice l’associazione “Calanchi del Marchesato”, i Comuni di Cutro e Roccabernarda, il Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra dell’Università della Calabria. Legambiente, nei giorni scorsi, nel dossier per i 30 anni della legge n.394 del 1991 -Legge quadro delle aree protette- ha inserito la proposta della “Riserva Regionale dei Calanchi del Marchesato”.
L’Area Marina Protetta di Capo Rizzuto, istituita con D.M. il 27 dicembre 1991, è la più grande d’Italia, ha un’estensione di 14.721,00 ettari, con otto promontori, il primo dei quali è quello di Capocolonna, con il tempio dedicato alla dea Hera Lacinia, mentre punta Le Castella ne rappresenta l’ultimo. Uno scorcio di mare nel mediterraneo caratterizzato dalla varietà degli ambienti naturalistici e dalla particolare geomorfologia della costa. Un frammento di costa rocciosa, formatasi in epoca remota, che conserva intatta la macchia mediterranea. Sono soprattutto i fondali che fanno dell’Area Marina Protetta, osservati con il battello a fondo trasparente, sono un ambiente unico dal punto di vista naturalistico, un ambiente da proteggere e conservare nel quale le estese praterie di Posidonia Oceanica, i banchi madreporici di Cladocora Caespitosa, una interessante fauna ittica. Un momento importante di cittadinanza attiva è stata l’attività di pulizia realizzata nell’area archeologica di Capo Colonna.
La Riserva Naturale Regionale delle Valli Cupe, istituita con legge regionale del 21 dicembre 2016, la gestione affidata a Legambiente Calabria, con una estensione di 650 ettari, è un’importante area naturalistica della Calabria, nel cuore della Presila catanzarese, che coincide all’incirca con il settore sud-orientale del massiccio silano e della Sila rappresenta le ultime propaggini. La particolarità dell’area è legata alla presenza di cascate, gole, alberi secolari e rarità botaniche determinate dalla presenza di numerosi microclimi, ricordiamo la Woodwardia radicans, vero e proprio fossile vivente di origine tropicale. Nel territorio della Riserva si ergono meravigliosi e incomparabili monumenti geologici come il canyon delle Valli Cupe, unico in Italia per caratteristiche geomorfologiche, un vero e proprio gioiello naturalistico. Inoltre sono presenti un centinaio di spettacolari cascate alte fino 100 m è immerso in una cornice di vegetazione lussureggiante di tipo subtropicale, acque limpide e incontaminate, alimentate da torrenti che scendono impetuosi attraverso le pendici montuose fino a raggiungere le acque cristalline del mar Ionio. E’ stata visitata la cascata del Campanaro, alta circa 22 metri, immersa in un ambiente paradisiaco, di aspetto simile a quello che caratterizza le foreste umide, arricchita dalla presenza di bellissime e rare felci, come la Pteride di Creta.
Progetto “R… Estate con Noi” del Liceo “Raffaele Lombardi Satriani” – Piano Estate del Ministero dell’Istruzione, la prima attività al “Centro Visita Cupone” del Parco Nazionale della Sila e al lago Ariamacina, ha collaborato il Circolo Legambiente “Valle Tacina” di Petilia Policastro. L’attività ha consentito, anche mediante una escursione, la conoscenza dei principali aspetti naturalistici del Parco, è stato visitato il “giardino” geologico e il museo della biodiversità. Il percorso didattico – scientifico si è anche soffermato sull’analisi della qualità degli ecosistemi lacustri del lago Cecita e del lago Ariamacina. Il Parco Nazionale della Sila è un patrimonio naturale dove la diversità dei paesaggi, la varietà di specie animali e vegetali e la bellezza dei luoghi hanno reso opportuna la costituzione di un Parco Nazionale. Nel 2014 è stata approvata l’iscrizione della Sila come 10ª riserva della biosfera italiana nella rete mondiale dei siti di eccellenza dell’UNESCO.
Il Liceo Scientifico è impegnato, da più di un decennio, con le attività del progetto “Conoscere il Cielo” che ha il fine di avvicinare ai temi dell’astronomia i nostri studenti, per promuovere e comunicare la cultura astronomica nelle scuole di ogni ordine e grado e sul territorio. Nel 2013, con il progetto”La Fisica del Cosmo”, finanziato con la L.6/2000 per la “diffusione della cultura scientifica”, potenziata dalla strumentazione. L’acquisto di nuovi telescopi e strumenti che consentono di eseguire esperienze didattiche nel campo dell’ottica, della spettroscopia. Nel corso degli anni sono state realizzate le seguenti attività: le attività teoriche in classe, la preparazione di schede cielo del mese e inserite nel sito web della scuola; le attività pratiche per l’osservazione del cielo notturno – diurno (promosse dall’UAI – Unione Astrofili Italiani – , con la collaborazione del Circolo Legambiente Petilia); partecipazione alla Settimana Nazionale dell’Astronomia “Gli studenti fanno vedere le stelle”, promossa dalla società Astronomica Italiana e dal MIUR, adesione alle attività della “Rete di Eratostene” che si propone la misurazione della circonferenza terrestre utilizzando il metodo di Eratostene (III sec a.c.)
Monitoraggio Ambientale L’attività nasce dall’esigenza di avvicinare i nostri studenti allo studio e alla tutela dell’ambiente attraverso il controllo della sua qualità. Una didattica laboratoriale vista nella dimensione più allargata di “laboratorio – ambiente” con un’attività di ricerca sul “campo” (ambiente fluviale, parco, area urbana), con la compilazione di schede per rilevare lo stato di degrado dell’ambiente e la rilevazione delle dinamiche bioambientali. L’approvazione di un nostro progetto SET – progetto nazionale sull’educazione scientifica e tecnologica –, denominato “ Monitoriamo l’ambiente del Parco Nazionale della Sila”, consentirà di migliorare l’organizzazione dell’insegnamento scientifico-tecnologico.
Progetto Helianthus II Dalla questione ambientale ai problemi dell’ambiente Modulo n.5: “Il rimorso dell’uomo: dalla violenza alla tutela ” – l parchi simbolo del pentimento per la violenza dell’uomo verso la natura.
Il PARCO NAZIONALE DELLA SILA: un ecosistema da conoscere, custodire, sviluppare
Premessa – Finalità. Il progetto Helianthus II coinvolge una rete di scuole calabresi, del meridione, la nostra attività “Calabria n. 3” è coordinata dall’Istituto Tecnico Industriale “E. Fermi” di Vibo Valentia. Il Liceo Scientifico, la Scuola Media e la Scuola Elementare di Petilia Policastro si occupano del tema: “Il rimorso dell’uomo: dalla violenza alla tutela” – l parchi simbolo del pentimento per la violenza dell’uomo verso la natura. Il “pentimento” da parte dell’uomo nei confronti dei mali dell’ambiente, e quindi a se stesso, se veramente c’è stato, lo si nota solo dalle nuove leggi in materia di tutela ambientale,che derivano da decenni di grandi congressi internazionali nei quali sono stati firmati degli accordi tra i vari stati, sulla base dei quali poi sono state emanate delle leggi . Per contro si è notato come la gente comune che ancora risponde in modo, se non negativo, con indifferenza. E’ quindi utile fare una grande opera di sensibilizzazione partendo dalle scuole, alle famiglie e a tutta la popolazione. In questa grande opera di dei comportamenti ognuno deve avere un ruolo attivo , e anche i ragazzi stessi possono realizzare azioni che possano servire da esempio sia per i loro compagni ma anche pe la società. Con l’istituzione del Parco Nazionale della Sila, che comprende oltre il 34 % del territorio del Comune di Petilia Policastro, la scuola che potrà contribuire con un’azione di Educazione al Parco ad avviare a una serie di attività per educare con strumenti alla conoscenza dell’area protetta e alla diffusione della conoscienza e della cultura ambientale.Il progetto è stato fatto con l’aiuto del Corpo Forestale dello Stato, dell’Ente Parco Nazionale della Sila e del Circolo Legambiente e dell’Amministrazione Comunale di Petilia Policastro.
Gli obiettivi, in coerenza con lo sviluppo evolutivo e con le capacità di apprendimento degli alunni, in parte riassunti nei seguenti aspetti:
Obiettivi trasversali (educativi e formativi): • fruire della presenza del Parco Nazionale della Sila, per l’educazione all’amore e al rispetto della natura;
• “saper vedere l’ambiente parco”: saper percepire, selezionare, discriminare forme e grandezze, profondità e colori;
• saper riconoscere le componenti fondamentali del paesaggio, anche in relazione alle trasformazioni ambientali operate dall’uomo;
• acquisire il concetto di ambiente come sistema;
• accettare il concetto di ambiente come valore;
• far sviluppare un permanente atteggiamento di ricerca-scoperta attraverso l’acquisizione di un procedimento metodologico-scientifico (ipotesi, rilevazione, analisi, verifica, sintesi);
• capire l’importanza della collaborazione e del lavoro di gruppo, e saperlo svolgere, per la crescita cognitiva e socio-affettiva; Obiettivi Specifici (cognitivi e operativi) • la scoperta, la conoscenza, degli ambienti naturali del Parco Nazionale della Sila;
• comprendere il senso delle interconnessioni tra processi e limiti dei sistemi ambientali;
• acquisire la padronanza di una terminologia scientifica;
• essere in grado di utilizzare correttamente gli strumenti e i materiali messi a disposizione per l’indagine come computer, carte topografiche, bussole, kit per il monitoraggio ambientale e altro;
• progettare un itinerario , un Cd-Rom, per la tutela dei beni ambientali-culturali che ricadono nel Parco Nazionale della Sila.
In conclusione sono tre i contributi da recuperare con l’attività: la conoscenza sull’ambiente come: la struttura,il funzionamento, e l’evoluzione, di un’etica adeguata e di un senso di comunità; in particolare per gli allievi delle superiori l’acquisizione di competenze specifiche utili nel mondo del lavoro, nei “nuovi” lavori legati alla progettazione e alla gestione dell’ambiente e del territorio per il monitoraggio, la manutenzione degli ambienti naturali, l’educazione ambientale e del turismo naturalistico.
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